Il Lungomare Poetto di Quartu Sant’Elena è diventato ormai il cuore delle notti estive di Cagliari e hinterland. Secondo il sindaco Stefano Delunas, che da sempre è stato un grande sostenitore della movida balneare quartese, nell’ultimo periodo c’è stata però troppa confusione e disordine. Non tanto nel senso di rumore quanto nel non sempre rigoroso rispetto dei regolamenti da parte dei locali. L’amministrazione quartese ora vuole fare chiarezza con un’ordinanza che sarà firmata entro il weekend.
«Entro questo fine settimana – fa sapere Delunas dalla bacheca del suo profilo Facebook – firmerò un’ordinanza sindacale per mettere ordine agli orari degli eventi, spettacoli musicali e di musica dal vivo al Poetto di Quartu. Sarà molto chiara la differenza tra le serate cosiddette di “intrattenimento musicale” con quelle definite come “serate danzanti”. Terrà conto delle norme sull’inquinamento acustico e di tutte le norme regionali e nazionali che entrano in gioco per regolamentare in maniera chiara ed inequivocabile la cosiddetta “movida”. I concessionari demaniali e retrodemaniali, convocati due settimane fa al Comune, sono già al corrente di questa mia decisione. A loro chiedo di rispettare, fin da questo prossimo weekend, le norme che tendono anche a salvaguardare tutti i cittadini».
Al centro del contendere non ci sono tanto gli orari in sé e per sé, visto che recentemente il sindaco Delunas ha autorizzato la musica h24, quanto il tipo di serate che vengono proposte nei locali del lungomare. Com’è noto esiste una differenza precisa regolata dalla legge tra chi può mettere musica e chi può organizzare vere e proprie serate da discoteca, che deve disporre di regolare autorizzazione.
«In una recente riunione con gli operatori – fa sapere l’amministrazione comunale in una nota – si è condivisa l’opportunità di chiarire tramite una nuova ordinanza gli orari consentiti e soprattutto la differenza tra il concetto di intrattenimento musicale e quello di serata danzante, che sostanzialmente vuol dire avere vere e proprie discoteche all’aperto. Un provvedimento di questo tipo consentirà di disciplinare definitivamente la cosiddetta ‘movida’ della città, evitando in questo modo che i titolari delle attività possano incorrere in multe e sanzioni da parte delle autorità preposte».
A proposito della possibilità di mettere musica 24 ore su 24, il Comune di Quartu Sant’Elena precisa che «la sperimentazione dell’anno scorso, con cui si era paventata la possibilità di poter vivere la notte al Poetto con l’intrattenimento musicale ed eventualmente nelle prime ore del mattina con musica in sottofondo non è stata colta nella sua reale finalità. Si è infatti interpretata questa eventualità come se le serate di musica dal vivo potessero poi continuare con vere e proprie serate da discoteca, come avvenuto in diversi casi nel corso della scorsa stagione estiva. Si sottolinea inoltre la necessità di dotarsi di adeguati impianti di diffusione sonora, che, nel rispetto della normativa, siano appositamente predisposti per l’abbattimento dell’inquinamento acustico.».
Evidentemente questa interpretazione da parte dei gestori dei locali non era la stessa data dal Comune di Quartu, che quindi con ogni probabilità ha in progetto un regolamento più rigido e che possa chiarire le incomprensioni. Difficilmente Quartu si priverà di questa nuova e importante realtà economica, ma probabilmente il Comune sarà molto più esigente nel rispetto delle normative vigenti e dei limiti orari e acustici.
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