Vertice studenti-Cus sugli impianti sportivi universitari
Questa mattina i rappresentanti degli studenti di Unica 2.0 hanno incontrato Marco Meloni, Presidente del Cus, per discutere della situazione degli impianti sportivi universitari.
Questa mattina i rappresentanti degli studenti di Unica 2.0 hanno incontrato Marco Meloni, Presidente del Cus, per discutere della situazione degli impianti sportivi universitari.
«Abbiamo fatto presente come, sia per gli sportivi, quanto per gli studenti, la chiusura di tutti i servizi abbia recato notevoli disagi – si legge in una nota dell’associazione – abbiamo chiesto e ottenuto che gli studenti di scienze motorie possano riprendere a svolgere normalmente le attività didattiche previste dal loro corso di studi non appena il corso presenterà al Cus il calendario di queste attività. Il Cus si è impegnato ad assicurare lo svolgimento delle attività anche se la chiusura della struttura di Sa Duchessa dovesse perdurare».
L’ incontro di questa mattina si è focalizzato soprattutto sulla situazione generale e il Presidente del Cus si è detto propenso a perseguire la strada del dialogo. «È quanto meno necessario che il luogo occupato venga ripristinato alla sua funzione originaria – spiega il coordinatore di Unica 2.0 Matteo Vespa – quello che dovrà esserci, allora, è un accorciamento delle tempistiche dell’Ateneo affinché i lavori di ristrutturazione dello spogliatoio inizino al più presto. Come dichiarato in questi giorni, il nostro unico obiettivo è fare in modo che gli studenti non si vedano privati dei loro diritti: il nostro compito ora è quello di continuare a premere affinché l’Ateneo e il Cus risolvano la situazione in via non traumatica, continuando l’interlocuzione con la rappresentanza studentesca e anche direttamente con gli studenti protagonisti dell’occupazione».
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(FOTO) Dove si trova la chiesa con il rosone più grande della Sardegna?
Questa di trova nel territorio di Sorgono, centro più importante della zona, nel suggestivo Santuario di San Mauro, risalente al XII secolo. Le origini di questo luogo, per alcuni sarebbero legate ai monaci benedettini, mentre per altri agli aragonesi.
In Sardegna il primato della chiesa con il rosone più grande appartiene al Mandrolisai.
Questa di trova nel territorio di Sorgono, centro più importante della zona, nel suggestivo Santuario di San Mauro, risalente al XII secolo. Le origini di questo luogo, per alcuni sarebbero legate ai monaci benedettini, mentre per altri agli aragonesi.
La struttura della chiesa attuale è il risultato di varie fasi costruttive, a partire dalla fine del 1400 fino al 1500, con interventi successivi in epoca barocca.
Arrivando dinanzi all’edificio, con pianta rettangolare, appare la maestosa facciata in pietra trachitica – alta e larga 10 metri – e l’ampia scalinata in cui compaiono, ai lati, due leoni che reggono lo stemma di Aragona.
Ma quello che colpisce maggiormente, alzando gli occhi dall’imponente portale, è il rosone in stile romanico, che con il diametro di 4,5 metri risulta essere il più grande di tutta la Sardegna.
L’edificio di culto fa parte di un ampio complesso architettonico nel quale si trovano abitazioni a schiera, denominate “cumbessias” o “muristenes”, alloggi per i pellegrini, che nei secoli hanno avuto anche altri utilizzi.
Semplice arrivarci, il sito dista pochi chilometri dal centro abitato di Sorgono.
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