Politiche 2018, parla Mario Puddu: “I sardi ci dovrebbero premiare per la coerenza. Non escludo mie future candidature”
Parte (anche) da Assemini la corsa dei 5 stelle per la conquista dell’Italia. È nel Comune cagliaritano, del resto, che si trova l’epicentro sardo della (ri)scossa grillina: coordinare la campagna elettorale del Movimento nell’Isola, in attesa delle politiche del 4
Parte (anche) da Assemini la corsa dei 5 stelle per la conquista dell’Italia. È nel Comune cagliaritano, del resto, che si trova l’epicentro sardo della (ri)scossa grillina: coordinare la campagna elettorale del Movimento nell’Isola, in attesa delle politiche del 4 marzo, infatti, da un po’ di tempo, è uno dei compiti del sindaco Mario Puddu, che, alla causa affidatagli da di Di Maio e soci, sta dedicando impegno e dedizione massima. Nel suo ufficio al secondo piano del Municipio di piazza Repubblica, tra una foto e l’altra del suo mito personale, Gigi Riva, il primo cittadino asseminese risponde alle “provocazioni” dei suoi competitors, ai messaggini sul cellulare e, come se non bastasse, pure alle domande di Vistanet.it. Il momento per i 5 stelle, d’altronde, è decisivo: le votazioni sono dietro l’angolo e il Movimento vi si affaccia, stando ai sondaggi, da prima forza politica isolana.
Allora, sindaco, siete in testa: che sensazioni avverte in vista del 4 marzo?
Positive, anche se i sondaggi lasciano il tempo che trovano. La vera partita, infatti, inizierà il 4 marzo, una data fondamentale per la Sardegna e per l’Italia intera. Io mi auguro che i cittadini si informino, che vadano a votare e che decidano di premiare chi ha quella credibilità per poter dare ancora speranza all’Italia.
Quelli credibili, ovviamente, sareste voi…
Certo. Credo che gli elettori dovrebbero sceglierci anche perché abbiamo dato sempre prova di coerenza e, appunto, credibilità: penso, tanto per fare un esempio, alle promesse mantenute sulla riduzione degli stipendi dei parlamentari.
Altri motivi per cui dovrebbero votarvi?
Per la nostra proposta e per le battaglie che abbiamo deciso di affrontare: quelle per la semplificazione delle leggi, per il reddito di cittadinanza e per il sostegno alle imprese, giusto per citarne alcune.
I vostri avversari, però, tra le altre cose, dicono che peccate troppo di inesperienza per poter guidare un Paese…
Guardi, prima di diventare sindaco, io non avevo un passato politico ma nonostante ciò, da primo cittadino di Assemini, qualcosa di utile alla mia comunità, a cui lascio, comunque, il giudizio, penso di averla fatta. Aggiungo, poi, che quelli che hanno portato l’Italia alla rovina di esperienza ne avevano e ne hanno ancora tanta.
Cambiando discorso e passando al tema caldo di queste ultime ore, l’esito delle parlamentarie, da cui sono usciti i nomi dei vostri candidati per i tre collegi proporzionali della Sardegna, invece, cosa si sente di aggiungere?
Che sono molto soddisfatto. Le parlamentarie sono state la nostra risposta democratica a una legge elettorale scellerata che non permette ai cittadini di poter scegliere, all’interno di un gruppo politico, i propri candidati. I partiti che le criticano da anni nominano i propri rappresentanti all’interno delle segrete stanze.
Scelti i candidati dei collegi proporzionali, ora si passerà a quelli degli uninominali: c’è da aspettarsi qualche nome eccellente a sorpresa in casa 5 stelle?
Nomi eccellenti non so. Di sicuro, riprendendo il ragionamento di Luigi Di Maio, posso dire che il nostro auspicio è quello di arricchire la nostra rosa di candidati con energie positive e uomini di valore.
Tra questi uomini di valore, ci sarà anche il senatore uscente Roberto Cotti, il grande escluso delle parlamentarie?
Non saprei proprio cosa dirle, anche perché sono scelte che non dipendono da me.
Dipendono sicuramente da lei, però, altre scelte: è vero che ha deciso di non candidarsi al Parlamento per poter scendere in campo alle prossime Regionali?
Guardi, taglio corto: non mi sono candidato alle politiche perché non potevo. Il mio mandato di primo cittadino scade nel maggio del 2018 e ho voluto assolutamente rispettare questa scadenza.
Quella delle Regionali, comunque, è una partita che le interessa?
Allora: fino al maggio 2018, come detto, cercherò di svolgere al meglio il ruolo di sindaco di Assemini. Quello che succederà dopo, poi, non lo so. Posso dirle che non escludo nulla e che, certamente, tutto ciò che farò da uomo politico, lo farò all’interno del Movimento.
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