Lavoro in Sardegna, cresce l’occupazione: +20% di contratti a tempo indeterminato in nove mesi
Cresce l’occupazione stabile in Sardegna nei primi 9 mesi del 2017: i rapporti di lavoro a tempo indeterminato nel settore privato sono aumentati del 2.2% (da 18.899 a 19.315 contratti) mentre, a livello nazionale, il dato è negativo: -3.5%. In
Cresce l’occupazione stabile in Sardegna nei primi 9 mesi del 2017: i rapporti di lavoro a tempo indeterminato nel settore privato sono aumentati del 2.2% (da 18.899 a 19.315 contratti) mentre, a livello nazionale, il dato è negativo: -3.5%. In Sardegna, tutti i dati amministrativi elaborati dall’Osservatorio dell’INPS, nel periodo da gennaio a settembre di quest’anno, sono positivi e, quasi sempre, migliori del dato medio nazionale. Uno dei dati più significativi è sicuramente quello che riguarda la trasformazione dei rapporto di lavoro precari in rapporti di lavoro a tempo indeterminato nei primi nove mesi del 2017: l’aumento è stato del 19.6% (la variazione nazionale è stata quasi irrilevante: +0.9%). In Sardegna le trasformazioni hanno riguardato 5.188 contratti a termine (+20.3%) e quelle dei contratti di apprendistato (+13.4%) mentre a livello nazionale il dato è negativo: -10.2%.
«Questa è la fotografia reale della situazione occupazionale in Sardegna: ci troviamo di fronte a dati che provengono da atti amministrativi, non da studi o previsioni, e dietro ogni atto c’è un lavoratore, con nome e cognome. Sono 27.712 le persone che in Sardegna nel corso dell’anno hanno trovato occupazione», questo il commento dell’assessora del Lavoro, Virginia Mura. «È inutile sottolineare che i dati sono incoraggianti. Tutte le cifre sono positive e rappresentano un ulteriore segnale di ripresa, sintomo di una fiducia rinnovata da parte del ‘sistema Sardegna’ dopo anni di crisi. Finalmente iniziamo a intravvedere i risultati delle politiche che anche la Regione ha messo in campo per favorire l’occupazione e disegnare nuovi percorsi per il reinserimento dei disoccupati nel mondo del lavoro. Nessun trionfalismo, la strada verso una ripresa strutturale è ancora lunga – aggiunge l’assessora Mura – ma constatiamo che sia nel 2016 che nel 2017 si è registrato un trend positivo e, riteniamo, non per puro caso. Ora puntiamo a consolidare questo andamento anche per il 2018. Gli interventi sulle diverse misure messe in atto negli ultimi anni saranno rafforzati, a partire da una serie di azioni e di politiche per il lavoro inserite nella Manovra finanziaria predisposta dalla Giunta e già all’attenzione del Consiglio».
L’andamento tendenziale delle assunzioni complessive in Sardegna (gennaio-settembre 2017) è in aumento del 21.8% (nel resto d’Italia +20.1%). Oltre alla crescita dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato, l’Osservatorio registra un segno positivo anche nelle assunzioni con contratto a termine: sono 85.439 con un incremento del 29.1%, rispetto ai primi nove mesi del 2016 (la media nazionale è inferiore, +27.3%). Nel 2017 sono aumentate anche le assunzioni in apprendistato, un vero e proprio boom nell’isola: +52.2% (l’andamento nazionale è fermo a +26.9%). Crescono anche i contratti degli stagionali (38.727 nuovi rapporti di lavoro per una percentuale che si attesta a +17.4% rispetto allo scorso anno).
Rispetto al 2016, si registra un decremento delle cessazioni dei contratti a tempo indeterminato (da 24.672 a 23.485) pari a -4.8% (a livello nazionale il dato è in linea con quello dell’anno precedente +0.1%). Aumentano le cessazioni dei rapporti a termine (+25.1%), dei contratti di apprendistato (+15.1%) e dei contratti stagionali (+14.3%).
A livello complessivo, in Sardegna il saldo tra assunzioni e cessazioni nei primi 9 mesi del 2017 è positivo: +27.712 unità, superiore al saldo del 2016. Di segno meno, ma di minore entità rispetto all’anno scorso, il saldo per i contratti a tempo indeterminato, mentre è positivo il saldo dei contratti a termine, dei contratti apprendistato e di quelli degli stagionali. Infine, la variazione netta dei contratti a tempo indeterminato, risultante dalla somma dei nuovi rapporti e delle trasformazioni di contratto meno le cessazioni, è positiva (nel 2016 invece la variazione era stata negativa).
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Lo sapevate? Quali sono gli edifici più alti della Sardegna? Dove si trovano?
Quali sono gli edifici più alti dell'Isola? Abbiamo individuato per voi i primi 4. Eccoli di seguito.
New York, Dubai, Londra, Singapore: tutti luoghi famosi per architetture che hanno osato sfidare la forza di gravità staccandosi da terra per diverse centinaia di metri.
In Sardegna, come ben sappiamo, non c’è nulla che possa minimamente essere paragonati ai grattacieli più alti del mondo, sia per caratteristiche urbanistiche storiche, sia perché manca proprio l’esigenza di strutture così protese verso il cielo. Eppure non mancano edifici molto alti, alcuni dei quali superano abbondantemente i 10 piani.
Ma quali sono gli edifici più alti dell’Isola? Abbiamo individuato per voi i primi 4. Eccoli di seguito.
1. GRATTACIELO NUOVO DI SASSARI
Progettato dall’architetto Fernando Clemente e costruito tra il 1960 e il 1965, questo palazzo alto 19 piani e ben 80 metri d’altezza (88 con le antenne), è il più alto dell’intera Sardegna. Si trova nella centralissima piazza Castello, accanto al Grattacielo Vecchio, di 12 piani. I due palazzi sono stati piuttosto discussi negli anni per via del fatto che furono costruiti in una zona di grande pregio storico e archeologico della città più importante del Capo di Sopra.
2. T-HOTEL – CAGLIARI
Al secondo posto di questa speciale classifica troviamo il celebre albergo 4 stelle del capoluogo. Il T-Hotel è frutto di una riqualificazione da parte di privati di una struttura destinata ad altro uso e ormai abbandonata. Un’impresa sarda la rilevò e la trasformò in un bellissimo hotel con 207 camere e 62 metri di altezza (73 se comprendiamo il pennone). Oggi è parte integrande dello skyline cittadino, di cui è diventato quasi un simbolo.
3. Al terzo posto troviamo due edifici molto diversi tra loro, per storia, destinazione d’uso e città ospitante. Si tratta del più alto palazzo della quarta città della Sardegna per popolazione, Olbia, e della Chiesa più grande della Sardegna. Sono entrambi alti 50 metri. Ecco quali sono.
TORRE OVEST DEL “PALAZZACCIO” – OLBIA
Oggi in fase di ristrutturazione, questo edificio è il più alto della città marittima gallurese.
CUPOLA DELLA BASILICA DI BONARIA
Che fosse la Chiesa più grande della Sardegna lo sanno quasi tutti. Pochi però sanno che l’altezza della sua cupola è vertiginosa: 50 metri. Questo la rende il terzo edificio più alto dell’Isola.
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