Assemini, dopo la sistemazione il giardino della scuola dell’infanzia di via Pola è stato messo a disposizione dei bambini, ma di fatto loro ancora non possono utilizzarlo. Ed è polemica sui social.

Con consegna anticipata all’inizio di ottobre è stato messo a disposizione di bambini e maestre della scuola dell’infanzia di via Pola il giardino. La struttura prima dei lavori versava in condizioni di totale impraticabilità da anni.

Per eseguire i lavori sono stati utilizzati i 114.000 euro messi a disposizione dalla Regione con il programma Iscol@, oltre che aver ripristinato le condizioni di sicurezza è stata più che raddoppiata la superficie a disposizione dei bambini. È stato impiantato l’orto didattico, installati nuovi giochi e spazi all’ aperto decisamente più confortevoli per i bambini. Ma soprattutto sono state ripristinate le condizioni di sicurezza per alunni e personale. In particolare è stata realizzata una porta antipanico nella sala mensa come richiesto dai Vigili del fuoco, ed è stato rimesso in funzione il cancello sul retro che permette l’accesso dei mezzi lontano dal passaggio dei bambini.

Risistemati anche cornicioni, grondaie e tetto. Le docenti sono molto contente del risultato, come afferma la referente di plesso Simona Sangermano «Finalmente abbiamo un posto sicuro in cui far giocare i bambini. Non è stato facile a giugno, durante i lavori tenere chiuse le finestre, ma ne è valsa la pena». I lavori sono infatti iniziati a maggio e proseguiti fino alla riapertura di settembre. «Dobbiamo ringraziare gli operai per la scrupolosità, c’è stata grande collaborazione perché ci siamo rese conto che la sicurezza dei bambini è stata sempre la loro priorità. Adesso aspettiamo solo l’autorizzazione a far uscire i bambini». Il problema è proprio questo: ancora i bambini non possono uscire. E come sempre sui social si scatenano le polemiche, spesso eccessive e foriere di informazioni e notizie false o imprecise. Il sindaco Mario Puddu spiega «Tutto lo spazio esterno è stato consegnato alla scuola ed è disponibile all’uso, abbiamo spiegato che avremmo trasmesso successivamente la documentazione». La dirigente scolastica, Maria Grazia Sanna, esprime soddisfazione per il risultato ottenuto, le scuole accoglienti, a norma, attraggono nuovi iscritti e consentono di estendere l’offerta formativa realizzando progetti didattici all’aperto. Tuttavia spiega che per autorizzare i bambini ad utilizzare le strutture e gli spazi esterni occorre l’acquisizione del certificato di regolare esecuzione dei lavori da parte della ditta che li ha eseguiti, ma al momento ancora il documento non è in suo possesso. Ma dovrebbe essere ormai questione di giorni. Buone notizie anche per altre tre scuole, il sindaco anticipa «Stiamo per affidare la progettazione dei lavori per i plessi di via Firenze, via Di Vittorio e via Asproni, i cui lavori verranno eseguiti alla fine del prossimo anno scolastico». (Dalila)

Non è il primo episodio. L’esposizione a fatti di violenza di alcuni presidi medici sensibili è sempre stato un tema caldo. L’ultimo episodio di cronaca in ordine di tempo è accaduto venerdì ad Assemini, al Centro di igiene mentale di via Raffaello. Vittima dell’episodio una dottoressa, contro la quale è stato scagliato lo schermo di un computer. Autore del gesto un giovane, con problemi di droga e alcol, che chiedeva farmaci e soldi, negati dall’operatrice del centro.

L’aggressore si era recato nel centro, pretendendo di essere ricevuto nonostante le donna fosse impegnata con un altro paziente. L’aggressività e l’insistenza del ragazzo, hanno però fatto sì che la dottoressa lasciasse temporaneamente la persona con la quale era impegnata per ascoltare le richieste di quel ragazzo.

Ma la richiesta di soldi e farmaci sedativi, ai quali l’aggressore non aveva diritto, è stata respinta dalla dottoressa. A questo punto è scattata l’aggressione. L’uomo ha preso lo schermo di un computer, scagliandolo violentemente contro la donna. Questa, istintivamente, si è riparato con un braccio, evitando di essere colpita in faccia.

A quel punto sono intervenuti gli agenti della Municipale, che erano nel centro per operare, con l’ausilio del personale, un TSO (Trattamento sanitario obbligatorio) su un altro paziente. La dottoressa è stata invece trasportata dal 118 a Cagliari al Pronto soccorso dell’ospedale Santissima Trinità, dove è stata ingessata al braccio destro.