Vietato chattare mentre si cammina: a Honolulu multa fino a 100 dollari
Vietato chattare mentre si cammina: a Honolulu multa fino a 100 dollari. Sarà Honolulu la prima città statunitense in cui sarà vietato scrivere messaggi o navigare in rete mentre si cammina per strada. La decisione del sindaco Kirk Caldwell è
Vietato chattare mentre si cammina: a Honolulu multa fino a 100 dollari.
Sarà Honolulu la prima città statunitense in cui sarà vietato scrivere messaggi o navigare in rete mentre si cammina per strada. La decisione del sindaco Kirk Caldwell è stata presa dopo aver preso atto dei numerosi incidenti avvenuti negli ultimi anni causati proprio dalla distrazione provocata dallo schermo dello smartphone. Si tratta di una “abitudine” piuttosto diffusa nella città delle Hawaii (detiene il record di feriti negli USA) che ha portato migliaia di pedoni ad attraversare la strada senza guardare e a sbattere contro pali della segnaletica stradale e diversi altri ostacoli.
Gli “zombie da smartphone” verranno puniti a partire dal prossimo 25 ottobre, e rischieranno una multa – a seconda del numero di volte in cui verranno “pizzicati” al telefono – che va da 15 a 99 dollari.
Tuttavia, non tutti sono d’accordo sulla decisione presa da Honolulu: secondo alcune testimonianze, l’uso del telefono mentre si cammina per strada non sarebbe questione di “rispetto della legge”, quanto di pura e semplice educazione. Sareste d’accordo per un provvedimento anche in Italia?
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Da settembre scattano le multe per negozi, attività e ristoranti senza Pos. Non tutti sono d’accordo
Quante volte vi è capitato di entrare in un’attività o in un ristorante e di vedere affisso il cartello “Bancomat momentaneamente fuori servizio”? Siete rientrati in quel negozio dopo mesi e il cartello era sempre lì. E del Pos nemmeno l’ombra. Pare che entro poche settimane i furbetti potrebbero rischiare molto. Entro settembre, infatti, verrà firmato il decreto che introduce le prime sanzioni a chi rifiuta un pagamento elettronico per l’acquisto di un bene o per una prestazione professionale.
Tutto ebbe inizio con la Legge di stabilità 2014 che prevedeva l’introduzione obbligatoria del Pos per quasi tutte le categorie. Un obbligo, per le transazioni superiori ai 5 euro, rimasto però solo sulla carta. L’unica possibilità per il consumatore era quella di andarsene senza pagare e lasciare i propri dati per quando l’esercente o il professionista sarebbero stati dotati di Pos. Oppure pagare, sempre più avanti, con un bonifico.
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