Warren Barguil vince la tredicesima tappa da Saint Girons a Foix nel giorno della festa nazionale francese, ma festeggia anche Fabio Aru che conserva la maglia gialla di leader grazie ad una corsa difensiva di pregevole fattura contro gli attacchi di Chris Froome e Romain Bardet, ovvero il secondo e il terzo della classifica generale. Distacchi immutati dunque e domani si tornerà a salire nella terza ed ultima tappa di montagna sui Pirenei.

Dopo la grande affermazione di Fabio Aru di ieri, si riparte da Saint Girons per sostenere la tappa più corta del Tour de France, 101 km che portano a Foix. Al mattino la commissione internazionale aveva tolto i 20″ di penalizzazione ai danni di Uran, Pauwels e Bennett in modo da non falsare la corsa da un lato ma anche non penalizzare l’idolo di casa Bardet dall’altro. Al via sono Thomas Vockler e la maglia a pois Warren Barguil a prendere un leggero vantaggio sul gruppo, seguono gli scatti di De Marchi, Chavanel e Gilbert. Il rilancio di Barguil smuove le ruote di Mikel Landa e Alberto Contador: i due spagnoli si liberano del collega francese e si lanciano in testa alla corsa. Ci prova anche Quintana che si porta dietro Vuillermoz (compagno di Bardet) e Kwiatovski, e riprende Barguil per creare un mini gruppetto alla caccia dei due di testa. Aru rimane accorto, seppur senza squadra, e tenta di sfruttare il grosso lavoro della Cannondale di Uran mentre sale sopra i 2′ il vantaggio di Landa e Contador su Aru, Bardet e Froome quando mancano appena 50 km alla fine.

Superato il Col D’Agnes, Froome e Bardet si lanciano in discesa e prendono diversi metri ad Aru che rimane sorpreso dall’azione dei due. La rincorsa però è felice visto che il gruppetto si ricompone seppur l’ex maglia gialla faccia un ritmo forsennato pur di scrollarsi di dosso i compagni di tappa. Sul Mur de Peguere, 9 chilometri all’8% di media, Daniel Martin fa un’andatura pazzesca nel gruppo maglia gialla e così sia Bardet che Froome perdono i propri compagni di squadra – il britannico soffre in maniera particolare la pendenza del 12% ottenuta a metà salita ma ci prova lo stesso ad attaccare per due volte con Aru che chiude subito la porta. Sulla seguente discesa, Bardet parte in picchiata e Aru chiude ancora, ci riprova Froome ma non c’è spazio per staccarsi e infatti il villacidrese lo segue come un’ombra. Il resto dell’andatura vede i due gruppi (testa e inseguitori) proseguire in piena armonia per qualche chilometro prima che Uran decida di andarsene ad andare a prendere quelli davanti. Segue Daniel Martin, attacca di nuovo Froome con una frullata eppure Aru è sempre lì a tenere bene la ruota. Sul traguardo arriva per primo Warren Barguil davanti a Landa, Contador e Quintana; Aru arriva nono, ruota a ruota con Bardet e Froome senza perdere alcun secondo, conservando la maglia gialla. Domani tappa di 181 km da Blagnac a Rodez, ultimo scorcio pirenaico in cui il villacidrese dovrà ancora difendere la maglia di leader.

CLASSIFICA DI TAPPA.
1) W. Barguil
2) N. Quintana a 0’00”
3) A. Contador a 0’00”
4) M. Landa a 0’00”
5) S. Yates a 1’39”
9) F. Aru a 1’48”

CLASSIFICA GENERALE.
1) Fabio Aru
2) Chris Froome a 0’06”
3) Romain Bardet a 0’25”
4) Rigoberto Uran a 0’35”
5) Mikel Landa a 1’25”

Un sardo sul tetto del Tour de France, Fabio Aru è maglia gialla. Fantastica impresa del ciclista di Villacidro.

Giornata straordinaria per il ciclismo italiano e sardo: al termine di una tappa molto tattica, Bardet è primo sul traguardo davanti a Uran e Aru. Si pianta nel finale Froome (ha perso 20 secondi in 300 metri), nonostante il gran ritmo dei compagni della Sky e Aru, che scatta per primo, riesce a chiudere terzo e staccare il britannico, nonostante non avesse compagni di squadra con lui.

Tappa molto movimentata: dopo vari tentativi parte una fuga con il nostro Ulissi.

Seguono altri scatti: prima delle ultime fatiche crolla Fugslang. Il primo dei big a scattare è Contador, lo segue Barguil ma il ritmo della Sky è impressionante.

Va via Cummings, poi Aru e Froome escono di strada in discesa seguendo Nieve. Per fortuna non accade nulla: i big in testa li attendono e i primi due della classifica rientrano. Ai meno 11 dall’arrivo si stacca Quintana, è l’inizio di un calvario che lo farà uscire di classifica. Continua il forcing della Sky e ne fanno le spese Caruso e Barguil. Cummings viene ripreso a 3,5 dal penultimo colle, poi crolla anche Contador. L’arrivo è allo sprint: Aru è il primo a scattare, Froome cede. Al campione di Villacidro resistono solo Bardet e Uran. Forse Aru parte troppo presto, Bardet lo passa ai 150 metri e nel finale anche Uran, ma Aru è terzo, prende 4 secondi di abbuono, stacca Froome e conquista una prima storica maglia gialla per la Sardegna.

«Bisogna provarci», esordisce così Fabio Aru nello spazio interviste, «questa è un’emozione fantastica, avevo già vestito le maglie da leader alla Vuelta e al Giro e questa è la prima volta al Tour. Questa maglia è magica. Il Tour è ancora lungo ma questa è una grande soddisfazione. È stata una giornata difficile», continua la nuova maglia gialla, «la Sky ha fatto un ritmo alto, nel finale sono partito ai 300 metri, forse un po’ lungo, poi comunque ho pensato alla classifica. Complimenti a Bardet, bel numero. Sei secondi è un piccolo vantaggio ma vestire il primato è bellissimo».