Site icon cagliari.vistanet.it

«Damiano è la mia cura»: intervista a Morena Caddeo, la sorella del talento sardo di XFactor

damiano caddeo

C’è un filo invisibile che da Sinnai arriva fino a Torino e Bologna. È il legame profondo tra Morena e Damiano Caddeo, i due fratelli sardi che, pur vivendo oggi lontani dalla loro isola, continuano a sostenersi come quando erano bambini. Lui, 27 anni, nome d’arte eroCaddeo, è una delle rivelazioni di X Factor 2025; lei, la sorella maggiore, lavora nei servizi di inclusione e vive a Bologna. In mezzo, una storia di musica, dolore, forza e amore fraterno.

Damiano è cresciuto in Sardegna, tra le strade di Sinnai e i pomeriggi passati a scrivere canzoni nella sua cameretta. Prima del debutto televisivo conduceva due vite parallele: commesso di giorno, cantante di sera, con la determinazione di chi non ha mai smesso di crederci. Nel 2025 arriva la svolta: si presenta alle audizioni di X Factor con il suo inedito “Punto”. La sua voce, fragile e potente allo stesso tempo, conquista pubblico e giuria. Da lì una serie di esibizioni intense – tra cui Sei Acqua di Venerus e Per due che come noi di Brunori Sas – che gli valgono un posto nei live nella squadra di Achille Lauro, che lo definisce “la quota indie più autentica del programma”.

Il percorso è in salita: Battisti, i Pooh, prove difficili e una doppia eliminazione superata con grinta. Poi la puntata degli inediti. Il suo Punto, uscito il 21 novembre, vola a 140.837 stream in un solo giorno, entra al numero 12 tra le nuove uscite italiane e conquista la Top 50 Italia su Spotify. Ma l’esibizione che ha lasciato tutti senza fiato è La cura di Battiato, dedicata – in lacrime – a una persona speciale: sua sorella Morena. Ed è proprio con lei che abbiamo parlato.

Morena, Damiano e la mamma

Morena, quanti anni vi dividono?

«Abbiamo due anni di differenza. Io sono la più grande… anche se a volte mi sento più piccola di lui! Poi tutto torna alla normalità e ricordo che il piccolino è lui!»

Siete sempre stati così uniti?

«Sì, tantissimo. I nostri genitori ci hanno cresciuto con tanto amore. Io gli facevo gli scherzi, gli nascondevo le macchinine, ma guai a toccare Damiano: diventavo una leonessa. La nostra unione è diventata ancora più forte quando abbiamo perso papà. Io mi sono spenta, mi sono chiusa in me stessa. Ho fatto psicoterapia, ho cercato di ricostruirmi. Damiano c’era, sempre. Lui per me è stato una cura.»

Damiano da piccolo che cerca di rubare la torta, Morena al suo fianco, la mamma e il papà in piedi

Oggi vivi a Bologna e lavori nel sociale. Come hai trovato la tua strada?

«Lavoro nei servizi di inclusione della Cooperativa Quadrifoglio del Comune di Bologna. Collaboro anche con CEPS Trisomia 21 nel progetto Pietra Alata, un appartamento per l’autonomia di giovani con sindrome di Down. Quel lavoro mi sta crescendo dentro, proprio come la musica cresce dentro Damiano. Credo che questa sia la cosa che ci accomuna: non arrenderci mai.»

Come vivete la distanza?

«Io vivo a Bologna, lui a Torino, ma la Sardegna resta casa. Mamma è il nostro pilastro: ci ha fatto da madre e da padre. È forte, indipendente, una super-mampapà. Damiano le fa ascoltare ogni nuova canzone appena la scrive… e subito dopo la manda a me! La chiamiamo ogni giorno e appena possiamo torniamo a Sinnai.»

Morena, Damiano e la mamma

L’ironia di Damiano ha colpito tutti fin dalle audizioni. A casa è sempre stato così?

«Assolutamente sì. Sa essere leggero e profondo nello stesso momento. Consola con un abbraccio e poi con una battuta. È una delle sue magie. Quando qualcuno soffre — io, mamma, un amico o un familiare — lui prima cerca di consolare con un abbraccio e una parola dolce, poi inizia a fare battute e riesce a trasformare tutto in grande leggerezza. Come si può non amarlo? Forse per questo lo dico così spesso: lo amo… anche se a volte mi fa arrabbiare!»

Vederlo finalmente spiccare il volo: cosa provi?

«Nel mio telefono ho ancora il video del 2015, quando provò a entrare a X Factor. Era acerbo, ma già speciale. Ha lavorato anni, risparmiando ogni euro per strumenti, studiando musica da solo, rinunciando a molto. Quello che sta ottenendo non è fortuna: è il frutto di una disciplina enorme e di un cuore gigantesco. Vederlo arrivare dove merita mi riempie d’orgoglio.»

Noi, la Sardegna, tutti, auspichiamo per lui un futuro pieno di successo: vorresti dirgli/augurargli qualcosa attraverso questa intervista?

«Gli auguro che il successo non lo cambi mai. Che resti semplice, autentico. Che sappia distinguere gli amici veri dai conoscenti. E che la sua strada sia piena di luce, ogni singolo giorno.»

Damiano e Morena: due percorsi diversi, un’unica radice. La Sardegna come casa dell’anima, l’arte come rifugio, la famiglia come bussola. In un’edizione di X Factor che sta lanciando un nuovo giovane talento sardo, la storia dei fratelli Caddeo ricorda una cosa semplice e potentissima: spesso la musica nasce dall’amore, e l’amore – se è sentimento vero – tocca sempre l’anima.

 

Exit mobile version