La treccia di capelli che è stata donata per le malate oncologiche, appartiene ad Annalisa, una bambina che pochi giorni fa ha compiuto dieci anni. Nell’estate del 2022, Annalisa, allora di sette anni, ha scoperto la possibilità di donare i propri capelli in beneficenza. “Le ho spiegato che esistono persone sfortunate che, a causa di una brutta malattia, possono perdere tutti i capelli quasi da un momento all’altro”, racconta la madre.
Per farle comprendere meglio la situazione, le ha chiesto: “Come ti sentiresti tu, abituata a vederti come sei, se ti vedessi allo specchio senza capelli?” La risposta della bambina è stata sincera: “Non lo so, non riesco a immaginarmi senza, ma credo male”.
Così, le è stata spiegata la possibilità di far crescere i capelli per poi donarli a un’associazione che li raccoglie e li invia a laboratori specializzati nella creazione di parrucche. Queste, a loro volta, vengono donate a chi ne ha bisogno. Oltre ai dettagli tecnici, l’intento principale era trasmettere un messaggio più profondo: anche un piccolo sforzo può fare la differenza nella vita di qualcun altro.
“Noi abbiamo il potere di fare del bene, ed è un grande potere. Non sfruttarlo equivale a sprecare buona parte della nostra esistenza”, è il pensiero che ha guidato Annalisa nella sua scelta. Per due anni ha curato i suoi capelli con dedizione, li ha lavati con attenzione, pettinati con pazienza e misurati con entusiasmo per vedere la loro crescita. Non si trattava di vanità, ma della consapevolezza di poter regalare un sorriso a qualcuno.
Il suo gesto dimostra come anche le azioni più semplici possano diventare simboli di amore e solidarietà. Un atto di generosità che ricorda quanto sia importante non sottovalutare il valore di un dono fatto con il cuore. La bella storia è stata raccontata dalla mamma di Annalisa nella pagina Facebook, Il Giardino di Lu, il campo di tulipani a Pimentel che accoglie un grande progetto di sostegno alla ricerca contro il cancro.