Riaperta dopo lunghi mesi la passeggiata lignea dell’Ammiragliato che dal Molo Ichnusa arriva a Su Siccu, passando per la Marina Militare e il retro del liceo Scientifico Alberti, verso il Parco Nervi e Sant’Elia. Cerimonia di apertura e taglio del nastro. Cagliari ha ritrovato così un bene tanto caro agli amanti delle passeggiate sul mare.

“Oggi è un bel giorno perché restituiamo alla città la sua passeggiata dell’Ammiragliato”, le parole del segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale, Natale Ditel “e per l’Autorità di Sistema è un giorno molto importante”.

Nel settembre 2022, su incarico dell’Autorità Portuale, la progettazione di un intervento di manutenzione alla pavimentazione lignea danneggiata. Da qui la decisione di rifare da zero il pontile. Così, nell’ottobre 2023, la decisione di chiusura.

Dalla Calata Roma al Molo Ichnusa, la passerella lignea conduce a Su Siccu, verso Sant’Elia. “Avremmo voluto restituire qualche settimana prima questa passeggiata, ma è stato fatto un lavoro molto importante. È stato rifatto  l’acciaio sul mare e tutto il tecH è nuovo”.

Passeggiata riservata esclusivamente ai pedoni, come già espresso da una precedente ordinanza. Assolutamente vietati dunque le i passaggi di biker e in monopattino. Potrebbero costituire  pericoli per le persone presenti e andrebbero poi a disassare le assi in tech.  “Ovviamente i ciclisti possono condurre a mano la bicicletta”, specifica Ditel che aggiunge “i controlli ci saranno, grazie alle guardie presenti e poi la passeggiata chiude alle 01.00 di notte, con i controlli già dalla mezzanotte”.

Grande emozione a San Giovanni di Sinis per la liberazione di due tartarughe marine Caretta caretta, finalmente pronte a tornare al loro ambiente naturale dopo settimane, e in alcuni casi mesi, di cure attente e amorevoli. Vederle scivolare nell’acqua cristallina del mare è stato come assistere a un piccolo miracolo, un momento di gioia pura per chi ha seguito il loro percorso di recupero passo dopo passo.

Manuela Fa, che ha immortalato l’evento con delle bellissime fotografie, ha commentato con profondità: “Ogni volta mi ritrovo a riflettere sulla nostra responsabilità: su quanto spesso, senza rendercene conto, siamo noi la causa delle ferite, delle difficoltà e dei pericoli che queste creature devono affrontare. Forse non possiamo cambiare tutto, ma qualcosa sì.”

Le tartarughe marine Caretta caretta affrontano quotidianamente minacce causate dall’uomo: rifiuti in mare, reti da pesca abbandonate, collisioni con imbarcazioni. Il lavoro del Centro di Recupero del Sinis diventa così fondamentale non solo per salvare gli esemplari in difficoltà, ma anche per sensibilizzare la comunità sul rispetto e la tutela del mare e dei suoi abitanti.

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