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Lo sapevate? A Quartu c’è il Caposaldo XVII Caltanissetta della 2° Guerra Mondiale: 7 postazioni militari

Non solo finte chiese o finte case – postazioni militari del Secondo Conflitto Mondiale perfettamente camuffate per sfuggire al nemico – ma anche un Caposaldo XVII nominato “Caltanissetta” ubicato in località Cuccuru Riu Mendula: 7 le postazioni totali, difese da fucili mitragliatrici, mitragliatrici e cannone anticarro.

A riportare alla luce questi reperti, Stefano Cogoni, esperto delle Guerre Mondiali nell’Isola e amministratore del gruppo Facebook “Amici dei Fortini” – dove è possibile trovare foto, aggiornamenti e altre chicche su quel periodo storico – e altri appassionati.

«Uno di questi,» racconta Cogoni «precisamente quello ubicato in Via Tharros a Quartu, era costituito, come ricordano alcune testimonianze quartesi, da corridoi e trinceramenti sotterranei ed era difeso da fucili mitragliatori e mitragliatrice.»

Era il 2022 quando Cogoni – con l’aiuto di altri volontari dei gruppi Amici dei Fortini, Comitato Margine Rosso e Assfort Sardegna – ha in circa tre mesi recuperato questo fortino, riportando alla luce un tratto di camminamento. Ma non solo: i volontari si sono dedicati anche a togliere il segno del passaggio dei vandali. L’interno infatti era ricoperto di spazzatura d’ogni genere e presentava persino segni di bruciatura.

«Ovviamente non tutti i camminamenti sono visibili,» spiega Cogoni «perché sono state costruite anche case private. Teniamo, ad oggi, sotto controllo tutta la zona e abbiamo inserito dei QR code con i cartelli dei nomi dei capisaldi in modo che i curiosi sappiano cos’hanno davanti. In più, possono approfondire nei nostri gruppi social, sempre aggiornati e ricchi di foto.»

Cogoni e altri appassionati organizzano anche visite guidate con curiosi e scuole e saranno presenti alla manifestazione Monumenti Aperti, riguardo Quartu Sant’Elena, prevista per il 4 e il 5 maggio: «Faremo visitare i fortini della Seconda Guerra Mondiale nella zona Simbrizzi e in Via Tharros e ci saranno tante curiosità, non mancate… La memoria non deve mai morire.»

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