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Un avvocato con la politica nel sangue: Alessandro Onnis, candidato consigliere regionale

Alessandro Onnis, 48 anni, si candida alle prossime elezioni regionali in Sardegna: di professione avvocato, intende portare la sua esperienza professionale come punto di forza per far fronte alle sfide cruciali che la regione deve affrontare, tra cui sanità, continuità territoriale e imprenditoria.

Onnis, consapevole delle complessità che caratterizzano la Sardegna, si propone di mettere al servizio della regione le sue competenze legali per affrontare tali problematiche in modo efficace. La sua candidatura evidenzia la volontà di portare un approccio pratico e concreto ai problemi, utilizzando le proprie capacità professionali per trovare soluzioni adeguate alle esigenze della popolazione sarda.

Chi è Alessandro Onnis e perché si candida come consigliere regionale?

Sono un avvocato penalista e padre di Anna Chiara, 12 anni. Nella mia famiglia c’è sempre stato molto impegno nel sociale: mio padre, l’avvocato Francesco Onnis, ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale, regionale e di deputato della Repubblica ed è sempre stato per me fonte di grande ammirazione. È dal 2004 che esercito la professione forense e fin da giovane età mi sono appassionato alla politica, militando nel Fronte della Gioventù, il movimento giovanile di Alleanza Nazionale.

Dal 2001 al 2005 ho ricoperto il ruolo di consigliere nella Circoscrizione n. 4 del Comune di Cagliari e, come componente della commissione consiliare Servizi Sociali, mi sono occupato dei problemi dei più deboli, dei disabili e degli anziani, promuovendo varie attività sociali. Ho ricoperto anche il ruolo di presidente della commissione ambiente, verde pubblico e igiene del suolo, dunque posso dire che questa candidatura arriva a seguito di un impegno di tanti anni al servizio dei cittadini.

Come intende affrontare le sfide specifiche della Sardegna, considerando le sue caratteristiche geografiche e culturali?

Sono convinto che i molteplici problemi della Sardegna vadano affrontati seriamente, verificando le peculiarità del territorio e le esigenze delle varie comunità. Solo ascoltando le richieste degli abitanti e delle diverse categorie coinvolte sarà possibile destinare i fondi in maniera più specifica. Serve inoltre una legge urbanistica nuova e un piano urbanistico interdisciplinare che consenta un utilizzo del territorio sardo più efficiente, nel pieno rispetto della tutela del paesaggio. Solo con regole chiare si potrà consentire e incentivare gli imprenditori locali e non, ad investire nel nostro territorio.

Quali sono le sue esperienze e competenze che ritiene saranno più utili nel ruolo di consigliere regionale?

Svolgo la professione di avvocato da circa vent’anni e sono abituato ad ascoltare i problemi delle persone. Credo che l’ascolto dei cittadini delle varie zone della Sardegna sia la base da cui partire per adottare soluzioni specifiche per ogni zona: nessuno più di chi ci vive può comprendere quali siano quelle più efficaci alle criticità locali.

Come affronterebbe le questioni legate alla sanità nella regione?

Un problema molto sentito e dove sicuramente non si è fatto abbastanza è quello della sanità. Si è erroneamente pensato che il problema fosse di potenziare le strutture ospedaliere magari creandone di nuove. In realtà ritengo che il problema vada affrontato in maniera molto diversa rispetto al passato, considerando che oggi i malati cronici sono molti di più dei malati acuti. Bisogna risolvere il problema del sovraffollamento delle strutture di pronto soccorso con la “medicina di prossimità” evitando che i cosiddetti codici bianchi e verdi si rivolgano alle strutture ospedaliere invece che ai medici di base e alle guardie mediche locali. Per fare ciò bisogna ovviamente aumentare il personale medico, oggi gravemente carente. Sono anche convinto che con i fondi del Pnrr si possa puntare sulla telemedecina e il telesoccorso, per consentire ai malati di poter dialogare in maniera più rapida ed efficiente con il proprio medico di fiducia e le strutture sanitarie.

Quali iniziative propone per migliorare i trasporti pubblici in Sardegna e per risolvere il problema della continuità territoriale?

La condizione di insularità non può essere causa di svantaggio o discriminazione per le popolazioni residenti. Per arrivare a una soluzione occorre un impegno condiviso non solo della Regione Sardegna, ma soprattutto del governo italiano in ambito europeo. La continuità territoriale, così come concepita attualmente, necessita di una profonda rivisitazione. Il nostro partito sta già portando avanti battaglie importanti a livello centrale, cercando di garantire alla Sardegna lo stesso trattamento riservato in Europa alle altre isole, che possono contare su tariffe per residenti e non, in base alle reali esigenze lavorative e di salute dei viaggiatori. Per quanto riguarda i trasporti pubblici, in Sardegna purtroppo abbiamo delle aree di certo non ben collegate e per lo più con tempi di percorrenza inaccettabili. È pertanto necessario investire più fondi per il miglioramento della rete stradale e soprattutto di quella ferroviaria, procedendo alla elettrificazione e alla creazione dei doppi binari.

Onnis, consapevole delle sfide che la regione deve affrontare è pronto a impegnarsi attivamente per migliorare la situazione. La sua candidatura rappresenta un’opportunità per la Sardegna: avere un rappresentante che potrà mettere in gioco le proprie competenze legali e la propria esperienza per migliorare la vita dei suoi corregionali.

Alessandro Onnis incontrerà gli elettori giovedì 22 febbraio dalle 19 per un aperitivo al Dulcis in via Sonnino, 71 a Cagliari. “Sarà un’occasione speciale per me per rispondere alle ultime domande e trascorrere del tempo con coloro che mi hanno sostenuto”.

[MESSAGGIO ELETTORALE ai sensi della legge 22 febbraio 2000, n. 28, come modificata dalla legge 6 novembre 2003, n. 313 e dalla legge 23 novembre 2012, n. 215, in materia di disciplina dell’accesso ai mezzi di informazione, di cui alla delibera n. 453/22/CONS del 21 dicembre 2022, recante “Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alle elezioni delle regioni Lazio e Lombardia indette per i giorni 12 e 13 febbraio 2023”, così come confermato dalla delibera Agcom N. 29/24/CONS].

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