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Lo sapevate? In viale Trieste a Cagliari sotto l’asfalto ci sono due magnifici mosaici romani

Era l’inizio del 1978 all’altezza del civico 70 in prossimità della biforcazione con via Roma si stavano effettuando lavori sulla rete fognaria, quando ci si rese conto di aver trovato le mura perimetrali di un edificio romano, probabilmente delle terme.

In quell’area quindi intervenne immediatamente il soprintendente dell’epoca Ferruccio Barreca, bloccò i lavori e affidò gli scavi a quattro giovani archeologi: Ginetto Bacco, Maria Antonietta Mongiu, Ada Opisso e Giulio Pinna. Oltre agli splendidi mosaici fu trovata una meravigliosa statua di Bacco e altri reperti. I quotidiani dell’epoca diedero moltissimo risalto alla vicenda e la seguirono a lungo.

Purtroppo i lavori alla rete fognaria dovevano proseguire, si trattava di una delle vie più trafficate della città, urgeva chiudere i cantieri, quindi gli scavi non potevano continuare. Tutto ciò che poteva essere portato via e salvato venne estratto con cautela e archiviato, la statua di Bacco fu esposta alla Cittadella dei musei dove tuttora si può ammirare. E i mosaici? Troppo costoso e problematico spostarli. Troppo complesso estendere gli scavi, era necessario dare priorità alla viabilità.

 

Non fu possibile far riemergere la struttura, e nemmeno lasciare i mosaici esposti in qualche modo. Dopo essere stati protetti con delle coperture sono stati “sepolti” sotto l’asfalto, chissà quanti reperti ancora si nascondono nel sottosuolo cagliaritano! Per ammirare i mosaici dobbiamo accontentarci delle fotografie. Non resta che ricordarsi, quando si cammina in viale Trieste, davanti al civico 70 che sotto i nostri piedi dorme un edificio termale dell’epoca imperiale decorato con bellissimi mosaici, nella speranza che prima o poi si decida di riaprire gli scavi.

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