I coniugi proprietari del residente di Orosei nella cui piscina morì nel 2018 un bambino di sette anni intrappolato nel bocchettone di scolo sono stati condannati: un anno di reclusione per il marito, dieci mesi per la moglie.
Lo ha deciso oggi il giudice monocratico di Nuoro, Giovanni Angelicchio: avevano la responsabilità di occuparsi della manutenzione della piscina, in cui quella tragica mattina manca una grata in un bocchettone, quel bocchettone dove si incastrò il braccio del bambino, che non sriuscì più, per questo, ad emergere.
Presente alla sentenza il padre del piccolo Richard Mulas, che non ha rilasciato dichiarazioni.