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Il surfista cagliaritano Alessandro Piu e la sua crew in Messico per il documentario “El sueño” (Il sogno)

“El sueño”, letteralmente “Il sogno”: ed è proprio così che Alessandro Piu – 34enne cagliaritano di nascita ma giramondo di natura e surfista di professione – e la sua crew hanno deciso di chiamare il documentario che stanno girando in Messico.

Con lui, il toscano Federico Nasti, Campione Europeo di tavola lunga, Maya Rocco e Antonio Buono, surfisti italo-messicani – la prima per metà ligure, l’altro per metà napoletano –, e il cameramen 100% messicano Rodrigo.

Noi di Vistanet li accompagneremo in questo progetto (con la condivisione di Reel su Instagram), portando in viaggio tutti i lettori tramite le avventure di questo gruppo di ragazzi, in questa terra così particolare a raccontare usi e costumi e a condividere tutto – proprio come si fa nelle esperienze vissute outdoor, tutti in van e quindi perennemente in campeggio –, con il surf che unisce e dà emozioni forti.

«Viaggiare per me è la normalità» dice Piu, che surfa da quando era piccino grazie a papà, architetto ma anche costruttore di tavole da surf, e mamma, bravissima nel wind-surf.

Sette volte Campione Italiano di Surf, Vice Campione Europeo con la Nazionale Italiana in Norvegia nel 2017 e da tre anni anche coach, diviso nelle lezioni tra la sua amata Isola e il Portogallo: Piu vanta un curriculum niente male e non ha intenzione di fermarsi. Inoltre, diversi sono i documentari che ha curato tra la Sardegna e l’estero. «Visitando nuovi posti io mi sento a casa» chiarisce.

“El sueño” parlerà quindi del Messico vero, quello che si scopre visitandolo in ogni anfratto, di surf, di amicizia e condivisione, e veicola messaggi importanti.

«Il primo è l’importanza di stare all’aria aperta, di conoscere il mondo, di fare esperienza diverse. Io direi a chi mi legge: esci, vedi cosa c’è là fuori, non stare chiuso in casa!»

Il secondo? Be’, darsi una chance, andando oltre i giudizi della gente. «Se senti di voler fare una cosa, okay, falla, non pensare agli altri.»

E il terzo, quello più profondo, è il comprendere che non c’è cosa più bella del valore dell’amicizia, del condividere tutto, del vivere esperienze a mille con altre persone.

«Ma “Il sogno” è anche il nostro» chiude Piu. «Immagina, sei nel Sud del Messico, ci sono delle onde così belle e sei circondato dalle dune. Ti trovi come in una bolla temporale e il mare è così stupefacente, così cristallino e pieno di pesci e altri animali, che ti scordi tutto il resto.»

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