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Ranch Steak House: a Villasimius un giardino sotto le stelle in cui gustare le migliori carni dal mondo

Villasimius è una delle località turistiche più rinomate del Sud Sardegna. Decine di spiagge e calette con sabbia bianca e fine e mare turchese, un borgo che la sera si anima di turisti e visitatori alle prese con lunghe passeggiate e serate vacanziere all’insegna della spensieratezza. Nella “perla del sud Sardegna” sono tanti i locali in cui poter cenare sotto le stelle e immersi nel verde. Solo in uno di questi però, è possibile gustare le migliori carni dal mondo. Ranch Steak House è un bellissimo giardino estivo in cui protagonista è una grande griglia di tre metri sempre accesa. Sulla brace prendono posto fiorentine, costate, maialetti allo spiedo e altre carni, da assaporare in cene estive sotto le stelle.

Siamo andati a provare per voi questo locale, che nasce dall’esperienza accumulata in 15 anni dall’omonimo ristorante di via Gennargentu a Sinnai guidata da Mario Rais. Qui ogni giorno si possono gustare le carni maturate nelle celle di Sinnai e in certe serate assaporare pietanze tipiche: il venerdì e il martedì è il maialetto a farla da padrone in un menù tipico sardo pensato per chi è in vacanza e vuole provare il meglio della cucina isolana di carne, il giovedì scatta invece il sunset party con grigliate, street food e cocktail fino a tarda sera.

Varcato l’ingresso percorriamo una stradina pianellata in cui le luci si accendono sul prato verde e su decine di piante mediterranee ed esotiche che ci trasmettono subito una sensazione di vacanza. Ci accomodiamo al bancone del grande bar centrale per un aperitivo. In quattro ordiniamo due calici di So Chic !, un Cannonau rosato fermo prodotto in questa zona, e due cocktail alla frutta fantasia del barman.

La serata si annuncia lunga e piacevole. Una leggerissima brezza ci rinfresca, il vino e i drink alleggeriscono lo spirito e l’appetito vien mangiando. Ci accomodiamo a tavola per la nostra cena. Vicino a noi notiamo i carrubi secolari e altre bellissime piante. Siamo letteralmente immersi nel verde. Da lontano vediamo il fumo alzarsi dal grande barbecue e già pregustiamo la nostra cena.

Il titolare Mario, affabile, preciso e cordiale ci dà il suo benvenuto e inizia a guidarci per un percorso di gusto. Ordiniamo subito un tris di antipasti: due tartare del giorno, le bombette pugliesi e le polpettine di Fassona. Concordiamo subito di voler proseguire con due tagli di carne diversi. Ci viene spiegato che ognuna richiede tempi di preparazione diversi e attenzioni particolari e che per questo motivo è meglio ordinarla subito. “Quale grado di cottura preferite? Gradite sapori più delicati o intensi? Vi piacciono le carni magre o ben marezzate? Avete già provato carni maturate a lungo?”: quattro semplici domande, quelle rivolteci, che servono a capire i nostri gusti per la scelta di un percorso fatto su misura per noi. Mario ci suggerisce di provare due maxi costate, una di Simmental, razza sia da latte che da carne originaria della Svizzera e ormai impiantata in tutta Europa, e una di Frisona, razza da latte tipica olandese. Dopo avercele portate e mostrate crude al tavolo (cosa che abbiamo molto apprezzato) le manda in griglia.

Una selezione di carni di Ranck Steak House

Intanto arrivano i nostri antipasti, serviti con una bottiglia di vino bianco, un “Villa di Chiesa” della cantina di Santadi consigliatoci dallo staff. Le sue note di vaniglia e agrumi accompagnano degnamente le tartare, servite in due versioni: una di carne frollata della riserva maturazioni di Ranch Steak House, tagliata al coltello e servita “nature”, l’altra è la “classica”, con citronette di olio e limone, tabasco, sale, pepe, rucola, grana e tuorlo d’uovo pastorizzato. Le carni hanno un colore vivido e pieno, sono magre e lavorate magistralmente. I condimenti permettono di apprezzare al meglio gli aromi naturali.

Che dire delle bombette pugliesi e delle polpettine di fassona? Le prime sono un’esplosione di gusto con la carne (qui le fanno di manzo, non di maiale) che incontra il gusto ricco del formaggio. Le polpettine sono molto più delicate.

Con le portate principali arriva una bottiglia di vino rosso, scelta sempre con l’aiuto del personale di sala, un “Frantzisca Igt Isola dei Nuraghi” della cantina Mastio-Hoffman di Galtellì, interessante incontro tra Cannonau e Montepulciano. E poi ecco le regine, servite al sangue sui bracieri roventi. Mario ci suggerisce di partire dalla Simmental, un po’ meno marezzata rispetto della Frisona, caratterizzata invece da un gusto più intenso e deciso.

Le costate ci sorprendono. Ci viene spiegato che la Frisona è una mucca prevalentemente da latte. Questo conferisce alle fibre una maggiore presenza di grasso, che avvolge la carne con le sue venature e rilascia tutto il suo gusto durante la cottura.

Mentre la nostra bellissima cena si conclude con i tiramisù della casa e la tagliata di frutta fresca un concertino di musica live fa da sottofondo. Note leggere che ci ricordano che siamo in uno dei posti più belli in cui trascorrere le vacanze, nella natura, a due passi dal mare e sotto un cielo di stelle.

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