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La Sardegna regina del badminton: il Matex Marabadminton è campione d’Europa

Oviedo è la capitale delle Asturie, nord della Spagna, città ricca di storia, di tradizioni, fiera della propria identità ma anche, oggi, città moderna, efficiente, proiettata verso il futuro. Non poteva esserci posto migliore per scrivere un piccolo pezzo di storia sportiva. Una società nata poco più di tre anni fa, uno sport che quando ne parli, in Italia, il più delle volte devi ripeterne il nome prima di spiegare in cosa consiste, anche se è uno sport olimpico da Barcellona 1992 e praticato da decine di milioni di persone in ogni parte del mondo. Lo sport è il badminton, la squadra è la MATEX MARABADMINTON, la storia da raccontare è quella di un percorso che, in poco più di tre anni, ha portato il club da Maracalagonis, paese di circa 10.000 abitanti alle porte di Cagliari, fino al tetto d’Europa.

Tre partecipazioni al campionato di serie A in Italia, due finali perse di un soffio contro Bolzano, nel 2021 e nel 2023 ed una qualificazione alla final four nel 2022. Quest’anno la prima storica partecipazione allo European Club Championships, la Champions League del badminton europeo, per intenderci. Nessuna squadra italiana, in quarant’anni, è mai andata oltre le semifinali. Si sono fermate sul gradino più basso del podio Milano, tre volte, e Palermo nell’edizione dell’anno passato. Oviedo oltre ad essere una città bellissima, moderna e ricca di storia, è anche una città in cui la pioggia è molto più frequente di quanto non lo siano le giornate di sole. Anche in questo, forse, il destino, dopo una settimana grigia e piovosa, ha voluto regalare una splendida giornata di sole all’ultimo giorno della competizione a sottolineare che qualcosa di storico stava per accadere.

A contendersi la coppa, da una parte la squadra spagnola di Huelva, città natale di Carolina Marin, campionessa olimpica a Rio 2016 e 3 volte campionessa mondiale, unica donna ad esserci riuscita nella disciplina del singolare femminile. Nella squadra andalusa, la IES La Horden, gioca un monumento vivente del badminton spagnolo, Pablo Abian, quattro volte olimpionico per la Spagna. Dall’altra parte priprio la squadra sarda MATEX MARABADMINTON. In Italia mai nessun atleta maschio ha centrato la qualificazione olimpica, tanto per sottolineare la differenza di tradizione tra Spagna ed Italia nel badminton. Gli italiani hanno spazzato via tutti gli avversari incontrati sul loro cammino senza perdere nemmeno una partita. 5 a 0 contro i portoghesi del Prazeres ed i padroni di Casa di Oviedo nel girone eliminatorio, poi 3 a 0 ai finlandesi di Helsinki nei quarti di finale ed agli azeri di Baku in semifinale. Dall’altra parte gli andalusi non sono stati da meno, 4 a 1 a Baku e 5 a 0 agli islandesi del TBR Reykjavik nel girone eliminatorio, poi 3 a 0 ai lussemburghesi del Jonglenster nei quarti e 3 a 1 nel derby spagnolo ed andaluso di semifinale contro la fortissima squadra del Rinconada di Siviglia.

Il tifo per gli spagnoli è infernale ma la squadra sarda non trema. Fin dall’inizio con il “battle cry”, l’ urlo di battaglia con cui le squadre si presentano prima di ogni sfida in questo campionato europeo, la squadra sarda mette in chiaro le cose: WE ARE MARABADMINTON, WE ARE SARDINIA, WE ARE GIANTS!!! I giganti sono quelli di Mont’e Prama che la squadra porta stampati sulla schiena delle tute. Nel video che la squadra ha realizzato e distribuito durante il torneo per promuovere il patrimonio archeologico sardo, una voce fuori campo racconta in inglese una storia di identità, di orgoglio, di valori.

Gigante è anche Andreas Sondergaard, venticinquenne danese alto più di un metro e novanta che insieme alla svedese Malena Norrman inizia a martellare contro la coppia spagnola Abian – Hojeda. Oggi si inizia con il doppio misto, la disciplina più affascinante di questo meraviglioso sport. Una danza in cui la tattica porta a giocare con la donna nei pressi della rete, attenta come un felino a colpire il volano mentre l’uomo salta e corre da una parte all’altra del campo. La partita è dura ma alla fine Sondergaard e Norrman assicurano alla squadra italiana il primo punto. La seconda partita è quella sulla carta più complicata, per la MATEX MARABADMINTON va in campo la spagnola Ania Setien per la squadra sarda mentre gli avversari schierano l’ungherese Daniella Gonda, molto più in alto nel ranking mondiale. Setien non si lascia intimorire, porta a casa il primo set con una prestazione magistrale, subisce il ritorno dell’ungherese nel secondo set ma poi, nel terzo e decisivo set tira fuori ogni goccia di energia ed assicura alla MARABADMINTON il secondo punto. Gli spagnoli sono ormai con le spalle al muro ma l’intramontabile Abian porta a casa il punto del 2 a 1 in rimonta, vincendo 21 a 18 un tiratissimo terzo set contro l’azzurro Christopher Vittoriani. Ci pensano però le ragazze del doppio, Malena Norrman e Lucìa Rodriguez ad assicurare ai giganti la coppa, con una partita vinta soffrendo nel secondo set in un testa a testa emozionante. La storia di questa giovane squadra e del badminton italiano è finalmente scritta in un assolato giorno nel Principato delle Asturie con due sole e dolci parole: finalmente campioni.

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