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Lo sapevate? Negli anni ’70 fu prodotta in Sardegna un’auto spider: si chiamava “Orsa Spring”

Un radunto di Siata-Orsa Spring 850 tenutosi nel 2012 con gli appassionati di tutta Europa (Facebook)

Anche in Sardegna furono prodotte delle auto. Il progetto durò poco, ma ebbe il grande merito di prolungare la vita di un piccolo gioiellino della meccanica italiana, ancora oggi apprezzato in tutto il mondo.

Erano gli anni ’70 e la famiglia Focanti ebbe l’opportunità di accedere a un fondo della Cassa del Mezzogiorno per rilevare la Siata, un marchio piemontese di auto sportive fondato nel 1926 da Giorgio Ambrosini. Il cagliaritano Massimo Focanti intuì la potenzialità di dare vita ad auto sportive a basso costo partendo dal modello della Siata Spring, un’auto che ebbe un discreto successo in tutto il mondo per le sue caratteristiche trendy e retrò.

Nacque così il progetto di O.R.S.A., ovvero Officine Realizzazioni Sarde Automobili, e la storica Siata Spring divenne Orsa Spring. Divenne a tutti gli effetti l’unica automobile in serie prodotta in Sardegna. Le officine si trovavano nel polo industriale di Macchiareddu, alle porte di Cagliari. La meccanica fu presa dalla spagnola Seat, che ha continuato a produrre quel modello sulla base della Siata-Fiat (in quell’epoca il connubio Fiat-Seat era fortissimo).

“Dopo aver comprato il progetto dell’auto ad Ambrosini – racconta Massimo Focanti sul sito ufficiale di ORSA Automobili – costruimmo un modernissimo capannone nella allora appena nata zona industriale di Cagliari dove avevamo comprato 30.000 mq. di terreno ben urbanizzato ad un prezzo ragionevole. Questo, oltre alle agevolazioni promesse dalla Cassa per il Mezzogiorno e la Regione Sarda fu la leva che ci spinse a scegliere la Sardegna come base logistica e produttiva per la ORSA”.

I Focanti detenevano il 50% delle quote, la famiglia Geminiani il 25% fino alla cessione in favore degli stessi Focanti, e il restante 25% era di proprietà di Ansaldi.

Il progetto durò alcuni anni e si concluse a causa della crisi petrolifera. L’azienda continuò a lavorare per molti anni a seguire dopo la riconversione industriale per la creazione di mezzi antincendio venduti alla Regione Sardegna.

Le auto prodotte furono circa un centinaio. Furono acquistate da appassionati di tutto il mondo e ancora oggi ne esistono alcune decine di esemplari tenute maniacalmente dai proprietari. Su Facebook esiste un gruppo che mette insieme gli appassionati dei vari modelli di 850 Spring, da quelli Siata a quelli Orsa. In Europa vengono organizzati ogni anno dei raduni in cui si incontrano appassionati olandesi, tedeschi, francesi, inglesi, italiani e di altre nazioni che ancora oggi guidano le loro 850 Spring con orgoglio e fierezza.

Il raduno 2022 di Siata-Orsa Spring (Facebook)

Alcuni di questi modelli sono proprio quelli prodotti 50 anni fa a Macchiareddu. Un progetto che visto oggi può sembrare folle e visionario, ma che oltre a conservare una grande dose di “romanticismo industriale”, infonde una piccola punta di orgoglio negli appassionati sardi di automobili: anche qui, del resto è stato possibile costruire dei piccoli “sogni a quattro ruote”.

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