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Trovare collaboratori nel 2023, Marco Mura (QuattroEmme Costruzioni): “Lo stipendio non basta, vince la forza del gruppo”

“Non si trovano lavoratori”. “Ho messo un annuncio e non si è presentato nessuno”. “I giovani di oggi non hanno voglia di faticare”. Sono solo alcune delle dichiarazioni che siamo sempre più abituati a leggere sulle pagine dei giornali da parte di alcuni imprenditori che lamentano la difficoltà nel reperire persone da impiegare nella propria azienda. Un atteggiamento diffuso ancora di più in alcuni importanti settori strategici della nostra società come la ristorazione, l’hotellerie e l’edilizia.

E a proposito di edilizia abbiamo parlato di questo con il titolare di un’impresa che è riuscita negli anni a invertire questa tendenza negativa, Marco Mura, fondatore di QuattroEmme Costruzioni.

QuattroEmme Costruzioni è nata nel 2011 con un obiettivo chiaro: rivoluzionare il concetto di impresa edile, cercando di abbattere tutti gli stereotipi legati al “cantiere vecchio stile”, fatto di ritardi nei lavori, preventivi non rispettati, disordine e clima poco amichevole. Ed è forse per questo che negli ultimi anni QuattroEmme Costruzioni non ha risentito della crisi occupazionale.

“Da quando abbiamo iniziato questo percorso ho notato quanta disaffezione e scarsa motivazione vi fosse tra coloro che lavoravano nel settore, probabilmente a causa di anni di esperienze negative e mancanza di opportunità di crescita – spiega Marco Mura -. Ciò ha portato all’allontanamento dei giovani e a una graduale trasformazione della mentalità dei lavoratori. Spesso i collaboratori si mostrano critici e demotivati, concentrati esclusivamente sulla remunerazione economica, senza condividere obiettivi con il gruppo di lavoro. Questa mancanza di coinvolgimento e propositività influisce negativamente sulla qualità del lavoro svolto, poiché non viene affrontato con la giusta motivazione e determinazione”.

Come fare allora per essere attrattivi nei confronti dei collaboratori nel 2023? “In primo luogo, mostro a loro la mia visione e ricordo loro quanto siano importanti per me. Bisogna condividere con loro la propria passione e farli sentire parte integrante del progetto. È necessario ascoltare le loro opinioni e preoccupazioni e lavorare insieme per trovare soluzioni innovative ai problemi. Ho imparato a mettere da parte il mio orgoglio e ad essere umile, spesso anche a fare un passo indietro per poi farne due avanti. Ad oggi, ritengo che l’empatia e la condivisione degli obiettivi comuni siano i valori principali che un collaboratore deve possedere. Non importa quanto bravo sia come muratore, se non riesce ad integrarsi con il gruppo, non può far parte della nostra famiglia aziendale. È come in una squadra di calcio”.

Condivisione degli obiettivi, dialogo, valorizzazione della persona e forza del gruppo: questi gli ingredienti che permettono oggi alla QuattroEmme di avere collaboratori che “si svegliano la mattina con la felicità di andare a lavoro”, per rubare le parole a Marco Mura. Ma non solo. “I nostri collaboratori sono persone, non numeri, ognuno con la propria storia e i propri affetti e relazioni – aggiunge il fondatore di QuattroEmme -. Per questo organizziamo regolarmente attività di team building che includono non solo i nostri dipendenti, ma anche le loro famiglie, per creare un ambiente di lavoro familiare e rafforzare il senso di appartenenza al team. Inoltre, teniamo regolarmente riunioni formative durante le quali condivido con loro gli obiettivi del nostro lavoro e i risultati ottenuti tutti insieme. In questo modo, ogni collaboratore può sentirsi parte integrante del nostro successo e motivato a raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi. Allo stesso le loro famiglie hanno modo di comprendere quanto il loro lavoro sia prezioso”.

Quanto è importante la parte economica? “Nel 2023 non è più concepibile che sia lo stipendio il motivo che ci fa alzare al mattino con il sorriso e il desiderio di metterci all’opera – commenta Mura -. Da noi una remunerazione adeguata e puntuale è la base, è tutto il resto a fare la differenza nel piacere di lavorare insieme. Una persona non può essere efficiente, produttiva e collaborativa se ha preoccupazioni di tipo economico. Se lo stipendio è adeguato al lavoro svolto e arriva puntuale ogni mese il collaboratore si può concentrare sulla sua mansione e su come dare il proprio contributo per il successo del gruppo”.

Concetti che possono apparire scontati, ma che evidentemente non lo sono visto che ancora oggi sono tanti gli imprenditori che faticano a trovare collaboratori. Da QuattroEmme il problema non si pone: in questi 12 anni di attività la famiglia è cresciuta, passando da una manciata di collaboratori a una squadra di quasi 30 persone tra unità interne ed esterne.

“Ho condensato la mia vision in una sola semplice frase, diventata il nostro payoff: “Benvenuti a casa” – conclude Marco Mura -. In apparenza, questo concetto potrebbe sembrare indirizzato esclusivamente ai nostri clienti ma in realtà si estende anche ai collaboratori interni ed esterni all’azienda. “Benvenuti a casa” rappresenta per noi non solo un semplice saluto, ma un vero e proprio stile di vita. E’ un invito a collaborare insieme per realizzare progetti di successo, garantendo sempre la massima qualità del lavoro svolto”.

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