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La storia di Salvatore Cappai, il più giovane avvocato “influencer del diritto”

38enne, sassarese d’adozione, avvocato e, con 350mila follower sulla pagina Facebook “Avvocato Salvatore Cappai”, influencer del diritto – collocato sul podio dal Sole24Ore. Anzi, per usare la definizione della rivista Capital, il più giovane avvocato genuinfluencer del web: Salvatore Cappai è riuscito a creare una vastissima community che lo segue in ogni consiglio legale, riuscendo a unire tutti all’insegna dell’empatia.

«Questa seconda definizione – genuinfluencer – la apprezzo particolarmente perché fa emergere il rapporto genuino che si è creato con le persone che seguono i miei canali, nei quali, tra le altre cose, fornisco informazioni sugli argomenti di cui mi occupo ogni giorno a livello professionale. Ciò che mi piace è che le persone conoscano anche Salvatore e non solo l’avvocato o lo studio legale.»

Ma di cosa si occupa, nello specifico, Cappai? Be’, è un avvocato civilista esperto di infortunistica stradale e di assistenza alle imprese. «Negli anni, sui social, ho potuto fornire informazioni su tanti temi. Come detto sopra, su tutto quel che è risarcimento del danno e, per fare solo alcuni altri esempi, sulla diffamazione a mezzo social, su bullismo e cyberbullismo, sulle truffe bancarie, sulla violenza contro le donne, ecc» spiega l’avvocato. «Per esperienza diretta, posso dire che se si trattano temi concreti, utili alle persone nella loro quotidianità e, soprattutto, se lo si fa con l’obiettivo di essere capiti, esiste un enorme interesse anche nel campo del diritto.»

Ma non solo: l’avvocato più giovane e seguito sui social ha anche una particolare cura in materia di tutela dei nostri amici a quattro zampe: «La materia del “diritto degli animali” è sicuramente quella a cui dedico il maggior impegno divulgativo e non solo sui social» chiarisce. «Ho scritto due libri e pubblico articoli di approfondimento ogni settimana, anche in collaborazione con riviste e piattaforme online. Si tratta, effettivamente, di un settore nuovo, ancora in formazione e per questo molto stimolante. Il problema principale, a mio avviso, è dato da una normativa ancora lacunosa, scarna e quasi sempre frazionata in leggi, regolamenti e ordinanze locali. Per questo risulta davvero difficile anche solo tentare di fornire delle risposte che valgano su tutto il territorio nazionale.»

A motivarlo in questa guerra in difesa dei più deboli è senza ombra di dubbio la sua Gaia, la cagnolina che ha dai tempi dell’università: «Gaia, come ho raccontato anche nei miei libri, è stata proprio colei che ha spalancato le porte di un mondo a me prima sconosciuto, che mi ha fatto scoprire il legame fortissimo che si può creare tra persone ed animali. Ormai è anche la mascotte della community e mi accompagna in numerosi contenuti informativi o anche di semplice chiacchiera durante le nostre passeggiate. Anche se lei non ne ha idea, mi ha cambiato la vita.»

Sensibilizzare le persone sul tema “animali” non è certo semplice, ma l’avvocato Cappai è perentorio: «A mio avviso il modo migliore per sensibilizzare è quello di far conoscere, avvicinare ma senza costrizioni. Solo da una reale conoscenza e da una spontanea vicinanza, infatti, può nascere il rispetto verso l’altro (ma questo vale in ogni campo della nostra vita, anche nei rapporti tra persone). In Italia oggi vivono oltre sessanta milioni di animali domestici; in pratica più di uno per abitante» continua. «Questa convivenza ha stimolato l’enorme cambiamento di sensibilità sociale che si intravede e che, a sua volta, ha spinto il legislatore ad emanare leggi sempre più attente al benessere degli animali. È vero che esiste ancora tanta ignoranza, così come si può facilmente riscontrare molta improvvisazione in coloro che operano a vario titolo nel settore (istituzioni comprese). Per questo è importante lavorare giorno dopo giorno sulla formazione e sull’informazione.»

C’è chi dice che sullo sfavillante mondo del web non sia possibile creare dei legami duraturi, basati su rispetto ed empatia. Ma Salvatore Cappai dimostra il contrario. Con il sorriso e con i suoi consigli sempre molto positivi e incoraggianti, è riuscito in un’impresa incredibile: creare una rete di uomini e donne che lo seguono come avvocato, certo, ma anche per l’umiltà e la serenità con cui spiega concetti complessi e dà suggerimenti.

«Devo dire che qualche anno fa – quando ero probabilmente il primo avvocato che sceglieva di comunicare sui social con il sorriso, in maniera così informale ed empatica – non avrei saputo rispondere con sicurezza. Oggi posso dire, vista l’esperienza fatta, che questo approccio mi ha consentito di raggiungere tantissime persone e, allo stesso tempo, non ha sminuito in loro l’idea di serietà e professionalità (che evidentemente tenevo a mantenere). Sono orgoglioso e riconoscente per l’affetto che ricevo ogni giorno e per il fatto che gli utenti conoscano e seguano anche la persona Salvatore, oltre all’avvocato.»

E quando gli chiediamo cosa lo attenda nel prossimo futuro, è ben lieto di rispondere: «Mi piace guardare avanti ed ultimamente mi sto occupando – con interesse crescente – di intelligenza artificiale. Sono convinto che a breve questa avrà un impatto fortissimo sulle vite di tutti noi, proprio come hanno fatto i social network. L’intelligenza artificiale inciderà anche sulla professione in diversi modi. Cambierà senza dubbio il nostro modo di lavorare ma ci offrirà anche il fondamentale compito di tutelare le persone, i nostri clienti, dalle nuove insidie che ne accompagneranno lo sviluppo e la diffusione.»

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