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Lo sapevate? In Sardegna c’è un isolotto lacustre con una Chiesetta sulla cima avvolto nella leggenda

Un isolotto al centro di un lago con una storica chiesetta sulla cima: vi portiamo alla scoperta di uno dei luoghi più affascinanti dell’Isola.

Siamo a Isili, nel Sarcidano, non lontano da Cagliari. Nelle campagne del paese è possibile raggiungere il lago di San Sebastiano, un luogo unico nel suo genere in Sardegna.

La sua unicità è racchiusa nell’isolotto che emerge al centro del bacino idrico, una collina naturale di calcare sulla cui sommità si erge la Chiesetta campestre di San Sebastiano, originaria del XVI secolo circa. Si può raggiungere in canoa o in pedalò.

Il lago, su cui si specchia l’antico luogo di culto, è oggi molto frequentato da canoisti, canottieri, climber e appassionati di pesca sportiva. E’ rigorosamente vietata la balneazione.

LA LEGGENDA: IL SACRIFICIO DI FRIOROSA

Secondo una vecchia leggenda sarda, un tempo viveva a Isili un pastore e le sue tre figlie. Due di loro erano bellissime e dotate di ottima salute, l’altra – la più giovane – perennemente malata, pallida e gelida. Fiorosa, che nella lingua isolana significa freddolosa, era per questo divenuto il suo soprannome.

Pare quindi che alla ragazza fosse precluso ogni genere di sforzo o mestiere, attività deleterie per una salute tanto cagionevole. Questo aveva insinuato in lei una comprensibile voglia di riscatto, che si espresse – con risultati deludenti – nel tentativo di aiutare un giovane parente ospite nella sua casa.

Quando Friorosa cercò però di offrirgli il proprio aiuto per sfilarsi una camicia, pare che per poco il ragazzo non fosse rimasto congelato da suo tocco, tanto da ritrarsi con uno scatto secco. Questo sconcertante episodio – com’è ovvio – accrebbe  in lei il turbamento, e la indusse a isolarsi sempre più dalla sua famiglia e dal resto del mondo.

La chiesa di San Sebastiano a Isili

In una calda giornata estiva, il pastore propose alle tre figlie una passeggiata nelle campagne circostanti. Una volta raggiunta la zona della vicina chiesetta di san Sebastiano, pare però che il gruppetto non fosse riuscito a trovare né la chiesa né la vicina fontana, sempre più indispensabile data la calura pomeridiana ormai insopportabile. Dopo instancabili ore di marcia, Fiorosa propose quindi al padre e alle sue sorelle di proseguire le ricerche, lasciandola a riposare accanto a una roccia granitica.

Una volta sola, si racconta che la ragazza avesse rivolto lo sguardo al cielo, e pregato di poter per una volta sfruttare la propria freddezza a beneficio dei suoi cari, divenendo una sorgente d’acqua fresca capace di offrire loro ristoro. La leggenda racconta quindi che Dio o chi per lui ne avesse immediatamente esaudito il desiderio, e ancora oggi, nel mezzo del Sarcidano, fra i boschi delle campagne di Isili, pare che un fresco ruscello sgorghi da una fonte sormontata da un enorme masso di granito, indelebile ricordo del sacrificio della giovane Friorosa.

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