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Alla scoperta del Villaggio Normann, ex borgo minerario ancora oggi abitato da poche decine di persone

In Sardegna, precisamente nell’Iglesiente, c’è un borgo bellissimo immerso nei verdi boschi della zona. Si tratta del Villaggio Normann, nel territorio di Gonnesa.

Prende il nome da Edward Normann, l’ingegnere inglese che fondò e diresse il villaggio minerario per circa 10 anni.

“L’antico Villaggio Normann rappresenta una delle perle minerarie del territorio gonnesino – si legge sul sito turistico del Comune di Gonnesa -. Destinato alla residenza del direttore e degli impiegati della miniera di San Giovanni, fu edificato in prossimità del cantiere minerari. La posizione preminente, la qualità delle costruzioni e l’esposizione al maestrale contrastava per posizione e salubrità con le umide residenze degli operai distribuite tra San Giovanni Miniera e Bindua. La tipologia delle costruzioni, immerse nel verde, ben raccontano la commistione tra l’attività estrattiva e quella residenziale. Su tutto spiccano l’imponente casa del direttore e la cantina – dopolavoro, due edifici suggestivi in attesa di restauro e di valorizzazione. Ma anche la poesia di decine di case, una chiesetta abbandonata e, in mezzo al bosco, gallerie in disuso, tramogge di carico e vecchi sentieri sui quali correvano i trenini minerari. Al termine dell’abitato una breve strada sterrata conduce al belvedere da cui si può spaziare con lo sguardo, farsi avvolgere dall’atmosfera del villaggio e godere della vista del mare”.

L’edificio più caratteristico è Villa Stefani, la cui facciata domina la piazza principale. Era la casa del direttore. Ci sono poi altri edifici che raccontano la storia mineraria: la chiesetta di San Giovanni, la casa degli scapoli, la foresteria, lo spaccio e il circolo impiegati.

La grande particolarità di questo luogo è che, a differenza di altri posti simili, il villaggio non è disabitato. Oltre agli edifici pubblici dismessi ci sono ancora oggi una ventina di case abitate da uno zoccolo duro di abitanti, decisi a tenere vivo il borgo. Un bellissimo esempio di “Sardegna che resiste” a dispetto di ogni pessimistico discorso sullo spopolamento.

[Foto dalla pagina Facebook “Villaggio Normann”]

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