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Il Cagliari cala il poker: i rossoblù superano l’Ascoli 4-1 in rimonta

Si ferma l’Unipol Domus in ricordo delle vittime di Cutro, parte, dopo il minuto di silenzio, la sfida per un posto nei play off tra i sardi, ottavi, e il Picchio, decimo. Tre i punti di distacco all’inizio del match che diventano sei a favore del Cagliari al novantesimo. Primo tempo anonimo. Un Ascoli concreto si porta subito in vantaggio, il Cagliari dopo il gol, invece, fatica a reagire. E la squadra di Ranieri va negli spogliatoi tra i fischi del suo pubblico. Il secondo tempo al contrario è un’esplosione di emozioni. Squadra e tifosi rossoblù ci credono, ritrovano la sintonia e guardano insieme nella stessa direzione: la vittoria. Mancosu e Lapadula gli eroi della serata. Esplode l’Unipol Domus, applausi e sorrisi prendono il posto dei fischi.

Primo tempo. Alti i ritmi di questa prima parte della gara: buono approccio dell’Ascoli, mentre il Cagliari cerca il possesso palla. Prima occasione per i padroni con Luvumbo che al nono minuto calcia di prima intenzione, ma viene fermato da Giovane. Un minuto dopo ci prova Mancosu, ma la palla supera di un filo l’angolo della traversa. Al dodicesimo Leali compie un miracolo e lascia, ancora, la porta immacolata, mandando in angolo il colpo di testa di Mancosu. Intanto dalla Nord il tifo è continuo e costante. Dopo un buon inizio dell’Ascoli, ora è il Cagliari a spingere con forza. Eppure sono gli ospiti a sbloccare la gara al diciannovesimo: Dossena lascia andare Forte, lo Squalo supera tutti e insacca.  Mezz’ora di gioco è il Cagliari fatica, diversi i palloni persi dai sardi che non riescono a sfruttare le occasioni dalle parti di Leali. Ranieri è costretto al primo cambio: Luvumbo per un fastidio muscolare alla coscia destra chiede il cambio, al suo posto al trentaseiesimo arriva Lella. Tre i minuti di recupero. Squadre negli spogliatoi al quarantottesimo: fischi per il Cagliari mentre lascia il campo.

Secondo tempo. Sbollita la rabbia degli ultimi minuti del primo tempo, il popolo rossoblù prova a caricare la squadra. Al 52’ Mancosu cade in area e viene ammonito per simulazione. I compagni si agitano, ma lui riporta la calma. Miele viene, però, richiamato al Var. Esplode l’Unipol. Le immagini parlano chiaro e l’arbitro indica l’undici metri e giallo per Botteghin. Al dischetto c’è Lapadula, ma prima del fischio, Miele deve calmare gli animi in campo tra le due compagini. Il numero 9 calcia, ma Leali respinge con i piedi, non demorde l’attaccante del Cagliari che arriva sulla risposta dell’estremo difensore dell’Ascoli e sigla il tap vincente. Esplode ancora l’Unipol Domus: basta poco per far vibrare l’animo dei tifosi sardi. La speranza si riaccende. Il Cagliari ci crede e al sessantunesimo è Mancosu accoglie un assist di Lapadula, portando i suoi sul due a uno. In appena due minuti i sardi trovano il vantaggio e i protagonisti sono sempre loro, i due ex Lecce, Mancosu e Lapadula. Gli applausi da un settore all’altro sono contagiosi. Il Cagliari è ora compatto e concreto, un’altra squadra rispetto ai primi quarantacinque minuti. All’ottantaquattresimo lo stadio urla il nome di Lapadula: il numero 9 segna ancora. Assist perfetto di Azzi che trova ancora l’italoperuviano e di testa spiazza Leali. All’ottantottesimo il Cagliari cala il poker con Zappa che intercetta una palla della difesa avversaria e segna con un facile piattone. Partita virtualmente ormai vinta dai sardi, ora è il Picchio a non reagire. Quattro minuti dopo il novantesimo prima del triplice fischio. Il Cagliari torna alla vittoria, lo stadio sorride.

CAGLIARI (4-2-3-1): Radunovic; Zappa, Goldaniga (88’ Altare), Dossena, Barreca (46’ Azzi); Nandez, Makoumbou (87’ Deiola); Millico (46’ Prelec), Mancosu, Luvumbo (36’ Lella); Lapadula. A disposizione: Aresti, Lolic, Altare, Azzi, Capradossi, Di Pardo, Obert, Deiola, Lella, Falco, Prelec. Allenatore: Claudio Ranieri

ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Donati, Botteghin, Simic, Giovane; Caligara (83’Sidibe), Buchel (70’ Eramo), Collocolo; Falzerano (60’ Marsura); Gondo (60’ Mendes), Forte (70’ Dioniso). A disposizione: Bolletta, Guarna, Quaranta, Lungoyi, Dionisi, Marsura, Adjapong, Giordano, Sidibe, Eramo, Tavcar, Mendes. Allenatore: Roberto Breda

Arbitro: Miele di Nola

Marcatori: Forte 19’, Lapadula 55’, 61’ Mancosu,

Ammoniti: Botteghin, Goldaniga, Marsura,

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