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Detti e modi di dire sardi: Dio ce ne scampi “de su priogu resuscitau”

Immagine simbolo (Facebook).

Detti e modi di dire sardi: Dio ce ne scampi “de su priogu resuscitau”, Dio ci salvi dal pidocchio resuscitato.

Si tratta di un modo di dire prevalentemente stampacino che ha anche alcune varianti, la più comune è campidanese: Dio ce ne scampi “de su poburu arricchiu”, Dio ci salvi dal povero arricchito.

Con questa frase si indicavano (e in parte  si indicano tuttora) gran parte di quelle persone che da giovani avevano vissuto in ristrettezze economiche e poi si erano trasformate in persone agiate. Con tutti i difetti del caso messi in evidenza: grettezza d’animo, atteggiamento presuntuoso, razzismo proprio verso chi era come loro, i poveri e gli emarginati, oculatezza (per usare un eufemismo), tirchieria, costante attenzione al patrimonio e atteggiamento non sempre affabile. Tutti modi di fare utilizzati, secondo i perfidi (ma non solo) per mantenere quella ricchezza e quel nuovo livello sociale, conquistati faticosamente.

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