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Caro bollette, un sindaco sardo spegne i lampioni e razionalizza consumi negli uffici

I sindaci della Sardegna, iniziano a intervenire con delle decisioni lungimiranti per contenere le spese dell’amministrazione sul caro energia, salvaguardando l’erogazione dei servizi alla cittadinanza.

Tra questi in Ogliastra, si è mosso il primo cittadino di Bari Sardo, Ivan Mameli, che ha disposto misure urgenti per il contenimento dei consumi energetici.

Mameli ha disposto una riduzione del flusso luminoso dell’illuminazione pubblica del 30% dei punti luce, cioè ogni 3 pali uno resterà spento. L’accensione serale dello stesso impianto sarà ritardata di 30 minuti e sarà anticipato di 90 minuti lo spegnimento mattutino. Le luci saranno spente a partire dalle 21.30 nel giardino comunale e nella Piazza don Luigi del Giudice e verrà ridotta l’illuminazione nella pista ciclabile e in prossimità della Chiesa San Leonardo.

Misure di razionalizzazione sono state adottate anche negli uffici comunali, scuole, biblioteca, centri di aggregazione e palestre: l’impianto di condizionamento potrà essere acceso solo nelle giornate più calde e la temperatura minima degli ambienti non dovrà essere inferiore a 25 gradi.

Il sindaco si è riservato inoltre di rinviare ad altra ordinanza le misure da utilizzare nel periodo invernale per il riscaldamento degli ambienti.

In una lettera, Mameli ha spiegato ai bariesi: “Cari Concittadini, mi sento obbligato a scrivervi per parlarvi di un problema serio che sino ad oggi, forse, è stato sottovalutato.

Credo che tutti noi siamo al corrente dei rincari spropositati e indiscriminati che, da un anno a questa parte e, in particolar modo, negli ultimi mesi stanno colpendo gravemente le attività produttive, le famiglie e gli enti pubblici erogatori di servizi alla collettività.

Un problema attualissimo e concreto, tenuto conto che, stando alle previsioni dell’ANCI Sardegna, 317 su 377 piccoli Comuni come il nostro, stanno registrando un rincaro medio di 150 mila euro.
Cosa significa? Significa che se non dovessero essere adottate delle soluzioni risolutive ed immediate, si rischia che, a causa dei rincari energetici, la stragrande maggioranza dei Comuni non riuscirà a chiudere i bilanci del 2022 e di non avere le risorse necessarie per approvare il bilancio di previsione 2023.

A nulla sono valsi i provvedimenti di aiuti sia statali che regionali che in vario modo hanno tentato di alleviare questa problematica.
Un rincaro senza precedenti che di questo passo determinerà inevitabilmente l’impossibilità, anche per i Comuni come il nostro, di chiudere i bilanci o, ancora peggio determinerà un taglio su servizi ritenuti essenziali alla popolazione, in particolar modo per le fasce più deboli.

Infatti, sulla base delle nostre previsioni di spesa dell’energia elettrica, e sull’andamento scellerato e spropositato del prezzo dell’energia elettrica che, non solo non si attesta a diminuire, ma, anzi, del quale prevedono ulteriori rincari, se non si dovesse agire tempestivamente ci troveremo di fronte ad problema non solo contabile ma sociale, con conseguenti danni irreversibili e aggravamento della già grave situazione economica delle famiglie e delle imprese.
In questi giorni ho sentito personalmente il Prefetto di Nuoro, il Presidente dell’ANCI Sardegna, alcuni rappresentanti in consiglio regionale e parlamento nazionale che sul tema, parrebbe tutti, nessuno escluso, si stiano adoperando per trovare delle soluzioni.

Tuttavia, non potendo in alcun modo temporeggiare, considerato il fatto che le soluzioni risolutive possono essere adottate in altri livelli istituzionali, pur avendo negli anni scorsi effettuato ingenti investimenti in materia di risparmio energetico, per cercare di salvaguardare gli equilibri di bilancio e, a cascata, i servizi che il Comune è chiamato ad erogare alla cittadinanza o, comunque, temperare i disagi in danno dell’utenza, in data odierna ho adottato questa ordinanza urgente che impone un risparmio immediato, progressivo e considerevole ai costi generati dai consumi energetici direttamente riconducibili al Comune.

Si tratta di un primo provvedimento urgente ed indifferibile, con riserva di adottarne di ulteriori previa valutazione attenta dello stato dei consumi, della variazione dei prezzi di mercato e dei provvedimenti concreti che, ci auguriamo, vengano presto adottati ai vari livelli istituzionali al fine di fronteggiare questa gravissima emergenza.
Cari Concittadini vi chiedo, pertanto, di comprendere il momento critico che stiamo vivendo con la convinzione che ogni sacrificio odierno garantirà una migliore fruizione dei servizi erogati nel futuro prossimo.

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