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Musica e uscite di gruppo, gli amici ricordano Martin: “Indimenticabili i suoi abbracci forti e fraterni”

“Arrivederci, capitano. Fai buon viaggio verso l’altra terra”. Cagliari dà l’ultimo saluto a Martin, in una chiesa di Sant’Eulalia colma di lacrime e dolore.

Era arrivato in Italia dal Burundi da giovanissimo, insieme alla sua famiglia. E qui a Cagliari, tra il lavoro nei vari locali e l’opera di volontario da mediatore Caritas, era riuscito a farsi volere bene da tutti.

Tra i tanti che ricordano Martin ci sono anche Francesco e Nicolò, trentenni cagliaritani, amici di Martin nei loro trascorsi all’oratorio di Sant’Eulalia e il gruppo Meg. Hanno il cuore triste, sì, ma in questa giornata ricordano qualche aneddoto simpatico e lo fanno col sorriso. Proprio come piaceva al caro Martin.

“Gli piaceva uscire in gruppo, andare per locali, chiacchierare e passare le serate”, ricordano i due giovani. Martin amava la compagnia e aveva lo spirito dell’amicizia.

“Ci conoscevamo da tantissimo tempo. Lo scorso novembre, esattamente il giorno del suo compleanno, lo abbiamo incontrato mentre scendeva in centro a festeggiare con un bel gruppo di amici. Subito ci propose di aggregarci. Inizialmente eravamo incerti e allora Martin quasi stava per dire a tutti gli altri che l’uscita sarebbe stata annullata se non ci fossimo aggregati noi due, gli amici storici. Alla fine siamo andati in un locale tutti insieme”.

Amicizia, sport e socialità. Le passioni di Martin erano tante. Ma Francesco e Nicolò ricordano soprattutto quella per la musica. “Suonava la chitarra, il bongo, era un percussionista. Siamo andati in un locale dove fanno karaoke e lì ha cantato un pezzo rap. Con la voce ci sapeva proprio fare”.

Nel cuore di Cagliari il ricordo di Martin, ragazzo generoso e amante della vita. “Quello che non riuscirò mai a dimenticare sono i suoi abbracci”, ricorda Francesco, “belli forti e fraterni”.

 

 

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