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QuattroEmme Costruzioni: alla scoperta di “Rustic House”, casa in stile etnochic progettata e ristrutturata da zero

A un certo punto della sua vita Gabriella non si ritrovava più nella sua abitazione, un appartamento al quarto piano di un quartiere centrale di Cagliari. I mobili, le luci, i colori, gli spazi e gli elementi di arredo rappresentavano una fase della sua vita non più attuale. In quel momento, davanti a lei, un bivio: vendere e acquistare un’altra casa o ristrutturare la propria. La prima opzione sarebbe stata probabilmente la più immediata, ma a Gabriella piaceva il proprio quartiere e l’idea di un trasloco le avrebbe causato non poche preoccupazioni. La scelta era quindi compiuta: ristrutturare. Quello che aveva in mente, però, non era una semplice risistemazione degli spazi, una ritinteggiatura e un cambio di infissi. La sua idea era chiara: rivoluzione. È qui che entra in gioco la QuattroEmme Costruzioni, azienda edile attiva nel Sud Sardegna fondata nel 2011 da Marco Mura, che svolge vere e proprie ristrutturazioni complete. Tra i vari servizi che la QuattroEmme Costruzioni offre è presente anche la consulenza di interior Design, sviluppato in questo progetto dalla professionista Laura Pisu.

Le ristrutturazioni di questa azienda edile sono ispirate dal concetto di “casa su misura”. Dopo i primi sopralluoghi ci si dedica a un vero e proprio brain storming di idee tra staff, interior designer e cliente. Cosa si vuole “salvare” della vecchia abitazione? Quali sono le parole chiave del nuovo luogo abitativo? Come sarà esattamente e concretamente la nuova casa? Sono fondamentalmente questi tre i quesiti da cui si parte per il progetto. Progetto che viene consegnato fisicamente al cliente con una brochure completa di rendering dettagliati che mostra esattamente come sarà la casa.

Donna, colori bianchi e neutri, arte e tradizione, materiali naturali, influenza boho: questi i cinque concetti chiave che hanno permesso di dare vita alla “Rustic House” di Gabriella.

Il punto di partenza sono gli arredi, solo dopo si definiscono le stanze e gli spazi. Arredi che sono un mix di elementi già in possesso della cliente – un quadro di Maria Lai, una cassapanca tradizionale sarda, le porte arabeggianti e un tavolo inglese acquistati da alcuni antiquari all’estero – e altri reperiti dai principali brand di arredamento di fascia media (Ikea, Maison du Monde ecc.). Pezzi unici ed elementi dal prezzo accessibile combinati insieme sulla base delle necessità quotidiane della cliente.

La casa è un percorso legato all’arte che parte dalla Sardegna con la cassapanca tradizionale all’ingresso e due lampade su misure con foglie di fico tridimensionale e che si apre sull’enorme soggiorno in cui si possono notare vari dettagli: tavolo inglese dell’’800, la madia araba antica ricavata da un portone, lo specchio fatto su misura con cornice in rovere rustico il più simile possibile con gli altri elementi.

La porta del corridoio, anche questa araba antica, è stata resa scorrevole con un binario. Varcata la soglia si scorge subito l’ultimo elemento della casa, un altro richiamo alla Sardegna che riprende l’ingresso: un quadro dell’artista ogliastrina Maria Lai. Nel mezzo del percorso elementi orientali collezionati dalla proprietaria.

Lo stile è “etnochic”. Le tinte principali sono due: scale di grigi e bianchi che mettono in risalto l’elemento portante del legno. Un altro elemento che racconta Gabriella è la parete tv, fatta su misura con dei pannelli scorrevoli in tessuto della designer Caterina Quartana. A piacimento i pannelli si chiudono davanti allo schermo per escludere la televisione dall’ambiente nei momenti in cui questa non è necessaria o gradita.

Oggi Gabriella ha una casa in cui sentirsi sé stessa, in cui specchiarsi e in cui sviluppare la propria persona. Perché è vero, la casa è un luogo che ci rappresenta, ma anche la culla dei nostri sogni e il rifugio dalle nostre paure.

[Servizio fotografico realizzato da Studio Vetroblu]

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