Non tutti sanno che a Pula c’è una meravigliosa villa padronale che risale agli anni ’30 dell’800.

Si tratta di “Villa Santa Maria”, gioiello neoclassico progettato da Gaetano Cima, il più celebre architetto sardo del XIX secolo.

Ecco come la racconta il FAI (Fondo Ambientale Italiano):

“Nella via principale di Pula, sulla strada per Nora, s’incontra la villa Santa Maria, abitualmente chiusa al pubblico. La villa fu costruita nel 1838 come “Casino Randaccio” in forme neoclassiche sui ruderi dell’antica chiesa omonima. Progettata dall’architetto cagliaritano Gaetano Cima, ne esprime le concezioni classiciste. Ormai assorbita all’interno dell’abitato di Pula, originariamente era situata in piena campagna lungo la strada per Nora. Tuttavia il progetto non ha nulla di “rustico”, anzi presenta i caratteri della dimora urbana con parco, fin dall’ingresso con sculture leonine. Il prospetto è nobilitato da un colonnato dorico e da un fregio a festoni e corone. All’interno, l’elemento più rilevante è la rotonda, che anticipa soluzioni che il Cima applicherà ad altri suoi edifici”.

Ecco le foto, bellissime, pubblicate sul sito del FAI.

Vi portiamo alla scoperta di Villa Carboni, splendida dimora storica situata nel quartiere di San Michele a Cagliari. Qui, un tempo lontano, c’era una domus romana, poi un convento dei Frati Minori, uno degli Scolopi. Infine divenne proprietà di Don Michele Carboni, nobile cagliaritano.

Don Michele Carboni fu un grande imprenditore, uno dei pochi della  Sardegna dell’800. A lui si deve l’apertura di una fabbrica di carri e carrozze, con più di 100 operai. Fondò il primo stabilimento balneare dell’Isola, istituì tre teatri e si impegnò in società di trasporti, servizi postali, società minerarie e bancarie. Ricoprì anche importanti cariche pubbliche.

Sapevate che in questa magnifica villa cagliaritana si racconta ci fossero i fantasmi e un tesoro? Raccontare di questa dimora è come aprire uno scrigno di pietre preziose, tanti sono i dati e fatti storici ad essa legati.

Il grande giardino per circa 4.000 mq abbraccia l’edificio della villa. Sul viale si trova una statua in marmo, che si trovava nello stabilimento balneare di Sa Perdixedda: raffigura Nettuno e fu opera dello scultore Giovanni Battista Trojani.

All’esterno rimangono diversi segni dell’attività dell’azienda: un imponente mulino ad acqua, le ex scuderie, il capanno degli attrezzi, i resti di un’antica cisterna, la ex casa del guardiano. L’interno, elegante e di grande gusto, racchiude la piccola cappella dell’Annunziata. Splendidi il “Salone degli stemmi” e il grande camino su cui campeggia un antico bassorilievo in marmo.

[FOTO PUBBLICATE SULLA PAGINA INSTAGRAM VISTANET DESIGN IN COLLABORAZIONE CON @valepassaparola; @igers_sardegna; @signorina.emme].