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(VIDEO) Sant’Efisio e lo scioglimento del voto anche nel 1943, nonostante i bombardamenti

 

“Il viaggio di Efisio aveva dell’incredibile, un vero e proprio miracolo che rappresentava un ritorno alla vita e faceva rinascere la speranza di un futuro migliore”. Questo pensiero potrebbe essere contestualizzato in riferimento all’attesa ripartenza dei riti tradizionali intorno allo scioglimento del voto edizione 2022 dopo lo stop di due anni dovuto al covid.

In realtà si tratta delle considerazioni con le quali l’industriale mobiliere Marino Cao definiva l’ardua impresa, sua e di pochi amici e conoscenti ai quali chiese aiuto, di essere riuscito a organizzare e documentare con un filmato che Enzo Biagi definì “emozionale al pari dei film di Rossellini”, il viaggio di Sant’Efisio da Cagliari a Nora e ritorno tra le vie della città bombardata e piena di macerie, con il doppio scopo di “Far vedere a Efisio la città in rovina per chiedere ancora una volta la sua intercessione e far sciogliere il voto alla municipalità”.

Furono queste le valide argomentazioni che Marino Cao portò anche all’Arcivescovo di Cagliari Ernesto Maria Piovella, quando si reco’ appositamente a Nurri, dove era sfollata l’intera curia cagliaritana dopo i terribili bombardamenti del mese di febbraio, per ottenere il suo consenso a poter organizzare il pellegrinaggio anche in un anno così funesto.

Il resto è ben descritto nel lungo articolo che Marino Cao scrisse di suo pugno nel 1971 per la pubblicazione annuale dedicata a “La Sagra di Sant’Efisio”, dove vengono citati il segretario del prefetto Augusto Tamponi, il sacerdote don Mario Marcialis e il giornalista Antonio Ballero per essere stati fra i primi a rendersi disponibili, ognuno per la propria competenza, per avviare la macchina organizzativa: in primis la ricognizione nella chiesetta del Santo protettore di Cagliari per verificare se la sua statua fosse stata in buone condizioni. Per miracolo, a parte un dito danneggiato e il naso scrostato, Sant’Efisio non aveva subito altri danni. Poi a ruota per effettuare la ricerca di un furgone che consentisse di accelerare i tempi degli spostamenti fino a Nora e che fu fornito dalla ditta Gorini, interpellato personalmente da Marino Cao.

Grazie alla sensibilità della compianta regista Rai Maria Piera Mossa l’impresa e il prezioso filmato, che lei stessa definì “un’atto d’amore verso la nostra città” (cit. art. Nuova Sardegna del 17/7/1996), fu descritta con sapiente maestria nel bellissimo programma “Il ’43 con Sant’Efisio”, attualmente in rete, punto di riferimento per ricerche storiche che hanno portato altri registi, fra cui Enrico Pau nel suo “Accabbadora”, alla citazione di alcuni suo frammenti originali.

Lo storico filmato di Marino Cao

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