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Le sei qualità di un bravo fotografo? Alla scoperta della scuola di fotografia “La Bottega della Luce”

Saper costruire un’inquadratura, scegliere bene i colori in post produzione, disporre di una buona batteria di obiettivi, “avere occhio” e conoscere la differenza tra otturatore ed esposimetro: sono tutte competenze importanti per chi vuole diventare un bravo fotografo, ma secondo Alessandro Galimberti, 40enne cagliaritano fondatore della scuola di fotografia “La Bottega della Luce” si tratta di skills che non servono ad arrivare molto lontano se non si è in possesso di altre caratteristiche umane decisamente più orizzontali.

Siamo andati a trovarlo nella sua scuola di via Machiavelli, un luogo aperto alla creatività e alla condivisione in cui le persone vengono non per diventare fotografi o per imparare a “scattare” una
fotografia, ma per imparare in modo consapevole a comunicare con le proprie immagini.

Ogni settimana moltissime persone arrivano alla Bottega della Luce “per imparare a esprimere sé stesse attraverso la fotografia”, parafrasando il pensiero di Alessandro che dopo essersi laureato in relazioni internazionali, aver conseguito un master universitario in Gestione dello sviluppo umano e aver studiato fotografia a Londra, aver lavorato tra Milano e la Sardegna, ha deciso di tornare nella sua amata città, Cagliari, per realizzare il sogno di aprire una vera e propria scuola di fotografia così da poter trasmettere a più persone possibili la sua grande passione.

Ad Alessandro abbiamo fatto una semplice domanda. Quali caratteristiche deve avere una persona che vuole imparare a fare fotografie? Le risposte di Alessandro, piuttosto sorprendenti, fanno capire l’approccio umano delle sue lezioni e fanno percepire un concetto della fotografia intesa come espressione della propria persona più che della realtà fine a se stessa.

Aver voglia di scoprire sé stessi. “Bisogna mettersi in discussione, capire chi siamo come persone e come fotografi”.

Passione. Passione. “La passione è quella che fa superare i momenti di crisi. Come in tutti i processi creativi ci sono i momenti di poca ispirazione, ma è proprio in quei momenti che subentra la passione. Non bisogna essere avidi e soprattutto non bisogna mai arrendersi”.

Costanza. “Nelle arti è fondamentale. Picasso diceva che ‘il genio è otto ore di lavoro tutti i giorni’”.

Curiosità. “È fondamentale essere curiosi per sapere cosa c’è dentro e fuori di te. Queste due cose devono andare in asse. Bisogna essere curiosi del mondo e farsi tante domande. Una cosa è scattare una
foto, un’altra è fare una fotografia, questo implica scelte costanti. Se mettiamo cinque fotografi consapevoli davanti a un vaso faranno 5 foto completamente diverse. Questo accade perché sono curiosi e non si fermano alla prima immagine di quel vaso”.

Determinazione. “Non bisogna fermarsi mai davanti alle difficoltà. Le crisi che ti fermano e ti bloccano non devono bloccare il tuo processo creativo. La fotografia può aiutarti a superare dei momenti negativi, in questo senso può essere estremamente terapeutica”.

Sensibilità. “L’arte è un filtro e quel filtro è molto personale e va attivato nel bene e nel male”.

E sono proprio questi gli argomenti su cui si basano i corsi della Bottega della Luce. Gli insegnamenti tecnici sono solo una parte di un percorso umano di amicizia, condivisione della passione per la fotografia e conoscenza di sé stessi attraverso l’arte. Ed è solo attraverso tutto questo che i fotografi amatori della Bottega della Luce imparano ad esprimersi con foto tanto belle e intense che non c’è bisogno di descriverle. Per farvi capire che risultati si possono raggiungere seguendo i corsi della Bottega della Luce vi mostriamo alcuni scatti dei suoi allievi.

Cinzia Barabino

 

Pietro Lepanto

 

Cinzia Barabino

 

Alessandro Cossu

Le foto sono dei corsisti della scuola di fotografia “La Bottega della Luce”.

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