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Accadde oggi. 17 aprile 1738: 500 tabarchini approdano per la prima volta sull’Isola di San Pietro

Il 17 aprile 1738, una spedizione di circa 500 tabarchini, popolo di marinai genovesi che viveva nell’isola tunisina di Tabarca, approdano per la prima volta sull'”Isola degli Sparvieri”, l’attuale Isola di San Pietro allora completamente disabitata.

Pochi mesi prima, nell’ottobre del 1737, Agostino Tagliafico e i nobili piemontesi responsabili dell’isola per conto dei Savoia, stipularono un contratto che permise l’insediamento di alcune centinata di tabarchini dove poi sorgerà il centro abitato di Carloforte.

Tempi difficili furono inizialmente per i marinai di origine ligure: le vaste aree padulose presenti nell’isola erano causa di condizioni insalubri e malattie. Dopo le bonifiche e l’acclimatamento a San Pietro i tabarchini furono capaci però di costruire un sistema economico e sociale solido e florido basato sulla raccolta del corallo, la pesca del tonno, e la produzione del sale. Grazie a queste condizioni iniziarono ad arrivare centinaia di immigrati, soprattutto dalla Liguria e da Pegli in particolare.

Questa la “genesi” di un luogo davvero unico ed affascinante della Sardegna, tanto prossimo al resto dell’Isola, quanto distante e originale negli usi, nei costumi e nella lingua. A Carloforte si parla infatti ancora oggi il tabarchino, antico dialetto ligure.

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