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Accadde Oggi. Il 15 marzo 1994 il Cagliari di Giorgi batte la Juve a Torino e conquista la semifinale di Coppa UEFA

Oliveira

Oliveira

15 marzo 1994, una data scolpita nella memoria di tutti i tifosi rossoblù. Il Cagliari di Bruno Giorgi espugna per due a uno lo Stadio delle Alpi, casa della Juve negli anni 90, ed elimina la Vecchia Signora dalla Coppa UEFA. Coloro che non fecero a tempo a vedere la conquista dello storico scudetto del Cagliari guidato da Gigi Riva, conservano quella avventura europea come il miglior ricordo della loro vita di tifosi rossoblù.

Il Cagliari 1993-94 che conquistò la semifinale di Coppa UEFA

Erano i quarti di finale di una competizione che vantava un fascino diverso dalla sua copia sbiadita di oggi, l’attuale Europa League. Nel 1994 la Champions League era affare soltanto delle prime classificati dei singoli campionati, e tante grandi squadre si ritrovavano a darsi battaglia per la conquista della Coppa UEFA. Ai nastri di partenza di quella competizione c’erano squadre prestigiose come Bayern Monaco, l’Atletico Madrid e la Juve appunto. I ragazzi di Giorgi arrivavano dall’esaltante superamento degli ottavi, turno nel quale eliminarono il Malines del leggendario portiere belga Preud’Homme. Dopo aver regalato una gioia indimenticabile ai tanti emigrati sardi in Belgio, l’ostacolo che si presentò ai quarti era ancora più duro. La Juventus di quell’anno era reduce dalla conquista della Coppa UEFA l’anno precedente, in panchina sedeva Trapattoni e davanti giocava il miglior Roberto Baggio di sempre, fresco Pallone d’Oro e pronto a trascinare l’Italia alla finale dei Mondiali americani del 94. Scordatevi gli spalti vuoti che oggi fanno da contorno alle partite di Europa League delle squadre italiane, scordatevi il turn over. Juventus-Cagliari era una partita che contava eccome anche per i bianconeri.

Il Cagliari affrontò quella gara forte dell’uno a zero dell’andata, grazie al gol di Dely Valdes al Sant’Elia. Un vantaggio importante ma che i rossoblù videro vanificare già dopo 23 minuti, quando Dino Baggio portò in vantaggio i padroni di casa con un colpo di testa sul quale Fiori non potè far nulla. L’ostacolo sembrò ancora più insormontabile, e la partita assunse i contorni dell’impresa leggendaria. Al 33’ il Cagliari raggiunse il pareggio con un colpo di testa di Firicano su punizione di Matteoli. Nella ripresa tutto sembrò crollare di nuovo, quando l’arbitro polacco fischiò un rigore a favore della Juve, per un presunto fallo di Fiori su Ravanelli, ma le telecamere di Tele Montecarlo, che a quel tempo trasmetteva la Coppa UEFA, sconfessarono l’operato dell’arbitro chiarendo che l’intervento del portiere era stato sul pallone. Quel giorno però il destino aveva scelto il Cagliari, e il rigore calciato da Baggio finì sul palo. Galvanizzati da quell’errore, i ragazzi di Giorgi misero il punto esclamativo per il passaggio alla semifinale: Dely Valdes venne incontro al pallone sulla metà campo rossoblù e allargò a destra per Checco Moriero; il talentuoso numero sette rossoblù vide quindi lo scatto di Oliveira e lo servì e il belga-brasiliano, dopo aver controllato il pallone, trafisse Peruzzi sul primo palo. Fu l’apoteosi, si iniziava a pensare che quella banda portata da Mazzone in Europa e condotta da Giorgi fino alla semifinale, potesse davvero vincere la coppa. Il doppio incontro con l’Inter fu il brusco risveglio, ma la cavalcata di Matteoli e compagni non verrà mai dimenticata

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