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Guerra in Ucraina, i versi in lingua sarda carichi di emozione del poeta Bruno Agus

Uno degli ultimi esponenti della scuola dei poeti improvvisatori sardi, questa volta non ha interpretato le sue rime esibendosi su un palco.

Bruno Agus da Gairo, classe ’57, non ha composto i suoi versi sotto la luce della luna, ma questa volta li ha scritti sui social.

Il poeta colpito dalla drammatica invasione dell’Ucraina, portata avanti dal presidente russo Vladimir Putin, non è rimasto impassibile davanti alle tante vittime e ai profughi che sta provocando.

Infatti con le sue parole in rima in lingua sarda, ricorda all’inquilino del Cremlino, principale artefice di questo drammatico conflitto – con il rischio di trascinare tutto il mondo in una spirale di lutti e violenza senza ritorno – che prima o poi dovrà rendere conto in questa vita o nell’aldilà, dei tormenti e delle pene causate al popolo ucraino.

Ecco i versi carichi di emozione del poeta ogliastrino.

Tue dromis de seda in sos lentolos
e non ti mancat pane ne birdura.
Cun sa famiglia chi tenes segura
inue sas bombas non faghen bolos.
Non che sa zente ucraina s’iscura
chi as postu in turmentu cun pena e dolos.
Ma as a piangher a sa concruida
in sa terrena o in s’atera vida.

“Tu dormi in lenzuola di seta

e non ti manca pane e neanche verdura.

Con la famiglia che hai al sicuro

dove le bombe non volano.

Non come la povera gente ucraina

che hai messo in tormento con pena e dolori.

Ma piangerai alla fine

in quella terrena o nell’altra vita”.

 

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