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Nicola Fabbri (Tirso): “Come la scuola di management MAB & Co-Osm partner ha cambiato il mio approccio all’azienda”

Nicola Fabbri

Un singolo camion negli anni Sessanta percorreva le strade di Oristano. Alla guida Primo Fabbri. Nessuno avrebbe immaginato, in quel tempo lontano, che dalla tenacia di quell’uomo, sarebbe nato un vero e proprio impero degli autotrasporti in Sardegna: Tirso.

Al figlio Gastone spettò il compito di far crescere l’azienda creata da Primo. Grazie al suo fiuto per gli affari, divenne leader prima in Sardegna e poi sul territorio nazionale. All’inizio degli anni Novanta, la Tirso Trasporti S.p.A. si unì alla San Paolo Trasporti dando origine alla Logistica Mediterranea e nel 2000 fu il momento per il giovane Nicola Fabbri, figlio di Gastone, di prendere le redini dell’azienda, facendo proprio il bagaglio di esperienze del padre e del nonno e portandola verso il futuro, verso un marchio vincente e idee all’avanguardia, con un ingegno e una creatività francamente invidiabili.

Parola d’ordine per Nicola: diversificare. Grazie a questo suo nuovo approccio strategico, l’azienda conta oggi, infatti, sei divisioni e negli ultimi quattro anni è riuscita a raddoppiare il volume di affari, registrando nel 2021 ben 40 milioni di fatturato e impiegando quasi 500 persone.

Nicola Fabbri con un consulente MBS

Con la versatilità e l’energia di Nicola Fabbri, nel 2020 nasce l’esigenza, per la Tirso, di diventare un team coeso. «Abbiamo sentito la necessità di un cambiamento radicale, di lavorare sul team e di coinvolgere professionalità con competenze diverse, che insieme potessero creare nuove intuizioni e percorsi affascinanti. Ognuno di noi è un prezioso elemento del complesso ingranaggio che è un’azienda» spiega Nicola Fabbri.

Forte di queste consapevolezze, il leader di Tirso ha presto incrociato la strada di Giada Melis e Andrea Podda, i fondatori di MAB & Co, un gruppo che si occupa proprio di come far crescere le aziende italiane, grazie a corsi e consulenze dedicate in primis agli imprenditori.

Accortosi di sentirsi animato da una vision molto simile a quella di Giada e Andrea, Nicola ha deciso lo scorso anno di affidarsi a loro e in particolare alla loro MBS, la prima scuola Manageriale in Sardegna fatta da Imprenditori per Imprenditori. Di cosa si tratta? Di un mix di teoria e pratica che fornisce risultati concreti e una crescita economica costante, grazie all’analisi delle proprie potenzialità e delle persone presenti in azienda, che possono, con i giusti accorgimenti, diventare un team che rema nella stessa direzione, con entusiasmo e con vigore.

«Da tempo avevamo abbandonato il vecchio sistema del bastone e della carota nei confronti dei dipendenti, cercando di sposare un modello diverso, che coinvolgesse tutti come pedine preziose di un gioco comune. Grazie alla Mind Business School di Giada e Andrea ho compreso quali aspetti del mio approccio, sempre molto creativo e ispirato da grandi obiettivi ma a volte anche sopra le righe, modificare. E anche come relazionarmi in modo efficace non solo con le prime linee dell’azienda ma con tutti i dipendenti» spiega Nicola.

E aggiunge: «Quello che sta andando a crearsi è un circolo virtuoso di entusiasmo, stabilità e fiducia. Non posso non pensare che questa armonia e questa organizzazione, che sono frutto di studio e riflessione costante in questa scuola di imprenditoria, si tradurranno anche in un aumento del fatturato. Le persone felici non possono non ottenere grandi risultati, credo che la volontà di investire sulle persone sia la chiave di volta per il successo di ogni azienda e con la scuola di imprenditoria stiamo ottenendo tutti gli strumenti necessari a farlo nel modo più efficace».

Tra le consapevolezze più importanti acquisite da Fabbri in MBS sicuramente quella relativa alla capacità di delega. «Sono una persona piena di energia, spesso “ingombrante”. Convinto di fare la cosa giusta, ho spesso caricato sulle mie spalle responsabilità e compiti che non erano i miei. Grazie a questo percorso ho compreso, invece, che sbagliavo, che devo convogliare l’energia nell’aiutare le persone a gestire al meglio le proprie singole attività, nell’assumere quelle “giuste”, che siano autonome nel loro comparto e felici di esserlo. Quando tutti lavorano insieme per lo stesso obiettivo, il profitto alla fine può essere maggiore per tutti. Sono ormai rivolto al marketing relazionale, human to human. E voglio essere il garante di questa vision per l’azienda intera».

«In MBS abbiamo analizzato inoltre i fatturati mensili e annuali, cosa ci rende differenti sul mercato, quali sono le best practice già in uso e quali invece introdurre. Non credo che il mio percorso in MBS finirà presto, sono molto curioso e sempre pronto a mettermi in gioco per migliorare me stesso e per far crescere la mia azienda. C’è ancora tantissimo da analizzare e ripensare, abbiamo potenziali incredibili, secondo me».

E nel futuro di Tirso e di Nicola Fabbri cosa ci sarà? «Progetti e sfide sempre più grandi, un approccio aperto alle alleanze e a tutte le idee provenienti dall’esterno. Mi sento molto aperto ai giovani, vorrei aiutarli a incanalare le loro idee e le loro energie usando Tirso come acceleratore, solido nel suo volume di affari. Vorrei lavorare, in futuro, come Richard Branson della Virgin, che fa il suo gioco con 400 società, diversissime tra loro ma sotto un unico marchio, avendo sempre ferma la sua visione e divertendosi» conclude l’amministratore delegato della Tirso.

 

Nicola Fabbri

 

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