13 gennaio 1970, nasceva a Cesena il campione indimenticato Marco Pantani. Ciclista scalatore tra i più forti di ogni tempo, il “Pirata” oggi avrebbe compiuto 52 anni.
Dal 1992 al 2003, per quasi dieci anni Pantani ha fatto sognare gli appassionati delle due ruote. L’ingresso nella storia, insieme a pochi altri, con la sua “doppietta Giro-Tour”, quando nel 1998 trionfò sia nella Corsa Rosa che nel giro di Francia. L’ultimo a riuscire nell’impresa, alla pari, tra i vari, del celebre Fausto Coppi.
Ancora oggi sono suoi i tempi di discesa più veloci sui passi del Tour più prestigiosi, il Mont Ventoux e l’Alpe d’Huez.
Una carriera di gloria, ma anche di incidenti che hanno reso difficile il suo percorso. Nel 1999 Pantani è stato escluso al Giro d’Italia, a causa di un “valore di ematocrito al di sopra del consentito”. L’anno seguente, ritornato alle gare con risultati meno brillanti, ha iniziato a chiudersi e ad abbandonarsi all’uso delle droghe.
Caduto in depressione, il “Pirata” morì il 14 febbraio 2004 a Rimini per “intossicazione acuta da cocaina e psicofarmaci antidepressivi, con conseguente edema polmonare e cerebrale”, come recitato dall’autopsia e da una perizia medico-legale anni dopo. Quell’anno furono immense le lacrime versate dai suoi tifosi e dal mondo del ciclismo.