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Arrestato Graziano Mesina, l’ex primula rossa trovato a casa di due coniugi: nessuna resistenza opposta

Questa mattina è stato rintracciato e arrestato, dopo più di un anno di ricerche, il celebre latitante Graziano Mesina.

Il Generale Pasquale Angelo Santo, in una conferenza stampa tenutasi poco fa a Cagliari, ha illustrato i dettagli dell’operazione condotta dai carabinieri.

Mesina, l’ex Primula rossa era irreperibile dal 2 luglio 2020, quando la corte di Cassazione confermò la condanna a 30 anni di carcere, ridotta poi a 24. In quello stesso giorno, poco dopo la conferma della condanna, Mesina si è allontanato e da allora si erano perse le sue tracce. Subito avviate le attività investigative, territoriali e fra i parenti, rivelatesi da subito molto ostiche. Il quadro parentale infatti era vastissimo, tra fratelli e nipoti.

Graziano è stato localizzato questa notte, riconosciuto anche dalle fattezze fisiche e ritrovato grazie a un lungo percorso di indagine investigativa, fatto di osservazioni e pedinamenti da parte dei carabinieri Ros, con il supporto Gis e dei cacciatori di Sarregna.

Mesina si trovava in una abitazione all’interno di Desulo, di una coppia di amici, arrestata per favoreggiamento. Al momento dell’arresto Mesina era solo nell’appartamento, non ha opposto resistenza e non era armato. Aveva 6mila euro in suo possesso, sebbene gli fosse stata bloccata l’erogazione della pensione. Ancora: in casa il latitante era vestito, probabilmente, si presume, pronto a un eventuale spostamento dalla casa.

Le attività investigative da parte dei militari sono state ancora più difficili per le condizioni a Desulo, paese chiuso e isolato. Nessuna finestra si è aperta questa notte e nessuna luce è stata accesa. Nessuna persona si è affacciata.

Il blitz è avvenuto tra le 02.30 e le 03.00 della notte: avvicinamento silenzioso all’abitazione, seguito all’arresto e alla perquisizione delle stanze.

Era lì da molto tempo? Si ritiene di no, Mesina probabilmente non si trovava lì da tantissimo,ma sono in corso le indagini.

I due coniugi che lo ospitavano non sono parenti di Mesina. Si presume che questi si occupassero delle prime necessità e della quotidianità del latitante, dal momento in cui lui non usciva mai. I due, all’arrivo dei carabinieri, dormivano. Anche Graziano, sorpreso al primo piano, dormiva, ma vestito.

Le condizioni fisiche di Mesina sono sembrano buone. Ora si trova nel carcere di Bad’e Carros.

 

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