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Villamassargia zona rossa, via allo screening: anticipo riapertura del paese? La sindaca: “Se numeri buoni”

34 casi di positività rispetto ai 94 riscontrati nell’intero territorio del Sulcis Iglesiente. Un focolaio che ha portato così Villamassargia, con ordinanza della sindaca Debora Porrà dello scorso 5 ottobre, a ripiombare in zona rossa, in una Sardegna che sul fronte Covid-19 mantiene abbondantemente numeri da zona bianca.

Ecco dunque che in questi ultimissimi giorni i 3.500 abitanti del paese hanno ritrovato quelle restrizioni, già note, che dopo i mesi dell’autunno-inverno ’20/’21 sembravano dimenticate. E sino al prossimo giovedì 14 ottobre. Coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino, chiusura di parchi e negozi che non trattano beni di prima necessità; stop, inoltre, al consumo di cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie). Consentito solo l’asporto. Serrata anche per parrucchieri e centri estetici, come per tutte le attività sportive. Aperte solo le scuole, “purché non si verifichino almeno due casi di positività tra il personale docente, tecnico o tra i bambini, in tal caso si procederà esclusivamente con modalità a distanza” recita l’ordinanza.

Da giovedì grandissimo lavoro sullo screening di tutta la popolazione, con la sinergia di Ats, Usca e Prefettura. In particolare, come spiegato dalla sindaca Porrà, grande successo nella prima giornata, con ben oltre 1100 tamponi e una grande risposta da parte dei cittadini che si sono presentati. Ieri altri 500, arrivando a quota 1600 tamponi effettuati (sebbene dati ancora provvisori).

“Entro lunedì faremo delle valutazioni. Se i numeri si mantengono, mediamente, intorno alle due positività su 1500 tamponi circa, possiamo pensare di revocare le restrizioni”, le parole della sindaca.

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