Un lungo “serpentone” nella piazza Garibaldi. L’Open Night&Day fa pienone, tutti in fila per il vaccino.
E succede proprio lì, nella “tana” dei ‘no vax’, che nelle scorse settimane hanno manifestato proprio in questa zona centrale della città, ora invece, musica in sottofondo, disseminata di tende azzurre della Protezione Civile, con medici e operatori oberati di lavoro.
Dalle 18 alle 23 la possibilità per tutti, dai 12 in su, libera e senza prenotazione, di sottoporsi all’inoculazione. E la risposta è stata più che positiva in tantissimi risposto all’appello. È l’effetto, quasi certamente, del “super” green pass, esteso in tutto il mondo del lavoro.
Passaporto verde obbligatorio, dal prossimo 15 ottobre, nel settore pubblico e privato, e così anche gli indecisi forse sono stati convinti.
Felix, 62 anni, originario del Benin, ma ormai cittadino italiano. Dagli anni ’90 lavora come ingegnere qui in Sardegna e il green pass gli serve per lavoro. A suo fianco, il figlio Alessandro, 25 anni, cagliaritano: per i giovani vaccino, immunizzazione e green pass sono la strada per il ritorno alla normalità.
Iniziativa rivolta anche ai non residenti e agli stranieri, ad accelerare la campagna vaccinale. Grande soddisfazione fra gli operatori, una risposta eccellente da parte dei cittadini nel percorso sardo verso l’immunità di gregge.
