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Cagliari, nel Corso ultime crepes per Black Sun 2: nuova vita e altri progetti per Augusto Mola

Le ultime crepes per Black Sun 2, nel corso Vittorio Emanuele. Sino a domenica 19 settembre per i giovani cagliaritani ancora qualche giorno per deliziarsi con gaufres, pancakes e cornetti dolci e salati.

Poi, come già successo lo scorso anno nell’altro punto vendita di via Sonnino, giù le serrande anche nello storico locale di Stampace, dopo 20 anni di attività. Per il titolare Augusto Mola comincia ora una nuova vita.

No, la crisi non c’entra niente. Questo infatti non è il triste epilogo di una delle tante attività stritolate da tasse e incassi da fame. Quella di Augusto è una scelta dettata dalla passione e dall’amore per l’arte: l’imprenditore torna a fare il ceramista, preparandosi a raggiungere altri traguardi.

Una scelta ponderata sino all’ultimo, ma Mola, fresco di partecipazione alla mostra estiva Tessingiu di Samugheo, adesso è pronto a dedicarsi completamente a ciò che ha sempre desiderato fare. Un dono, quello del ceramista, ereditato dal papà, celebre la sua fucina di talenti, e prima ancora da nonno Alessandro: quest’ultimo un nome noto nel panorama artistico sardo dagli anni ’30 sino al dopo guerra.

Già da ragazzo, prima degli anni Duemila, Augusto aveva coltivato col padre la sua arte di ceramista. Poi la scelta dell’imprenditoria e la bella avventura nel mondo delle crepes. Ora cambio vita, o meglio, un ritorno all’amore d’origine.

Teste desulesi, busti, soggetti sardi e non solo: le mani di Mola oggi danno vita a meraviglie della ceramica. L’obiettivo ora è dare loro la giusta visibilità. “Siamo pronti a iniziare una collaborazione con la Galleria d’Arte di Bergamo. Ma in futuro si pensa a molte altre città dell’estero”.

Per tanti habitué di Black Sun, certo, questo è un colpo al cuore e certo non è facile per chi ha fatto impresa tanti anni lasciare ciò che ha costruito col sudore sulla fronte. Ma per Augusto, che con la moglie Alessandra condivide la passione dell’arte, c’è un’opportunità da non lasciarsi sfuggire, stando sempre nella sua amata Sardegna. “Non potrei mai svegliarmi la mattina senza sentire per strada gli “ajò” della gente. Continueremo a stare qui, i pezzi infatti verranno inviati sul posto e la mia presenza nelle gallerie d’arte sarà limitata a certe giornate”.

Ora ultime crepes, gaufres, pancakes e cornetti dolci e salati nel Corso. Sino al 19 settembre. Poi Mola è subito al lavoro su un altro importante progetto, questa volta nella sua Cagliari: l’esposizione di alcune opere, sue, del papà e del nonno, nella sala matrimoni di Palazzo Bacaredda. Il racconto della famiglia accanto alle sculture di Francesco Ciusa: per Augusto è già la prima soddisfazione.

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