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San Rocco nel folklore cagliaritano, invocato durante le epidemie: i modi di dire e gli antichi balli

Secondo la tradizione il culto di San Rocco a Cagliari è da porsi in relazione con le frequenti pestilenze del passato che tormentarono la Sardegna.

San Rocco da Montpellier era, infatti, invocato in aiuto degli appestati, ai quali dedicò tutta la sua vita con virtù taumaturgiche. A Cagliari, nel rione Villanova, esiste ancora una chiesetta a lui dedicata, costruita forse a seguito di un voto per la peste del 1656.

Lo spazio attorno alla chiesetta campestre era anticamente la pratzas de is ballus, nella quale, dopo i riti religiosi, si danzavano balli tradizionali.

Il nome del santo è rimasto nel folklore cagliaritano legato al modo di dire “essi connotu a Sant’Arrocu bendendi colostu”: “aver conosciuto San Rocco che vendeva colostro”. Un detto usato anticamente per parlare di una persona tanto anziana (Francesco Alziator).

Secondo la tradizione, infatti, San Rocco morì in carcere, arrestato perché ritenuto spia, viste le povere vesti da pellegrino che portava, che portarono a fare del santo un misero venditore di colostro.

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