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Post contro i no-vax, il vicesindaco di Villacidro chiarisce: “Solo profondo sconforto e tanta rabbia”

Un post su Facebook, scritto di rabbia e sconforto nei confronti di una situazione epidemiologica che sembra infinita. Poco riflettuto, però, buttato giù di getto. Poi la rimozione, dopo l’indignazione generale. Di sicuro, però, nessun intento maligno da parte dell’autore, tant’è che ora arrivano i chiarimenti. È quanto successo nelle scorse ore al vice sindaco di Villacidro Giovanni Spano, che ora, alla nostra redazione, vuole spiegare a 360 gradi gli intenti del suo messaggio.

“Comincerò a pregare Iddio affinché tutti quelli che non vogliono vaccinarsi contro il Covid-19 vengano contagiati al più presto, guariscano e si immunizzino; oppure muoiano velocemente, contagiando, prima di morire, gli ottusi come loro, così da accelerare la selezione naturale. Vorrei ricominciare a vivere. Non se ne può più”. Era questo il post scritto ieri nella pagina personale Fb del vice primo cittadino.

In poche ore è montata la polemica, che ha portato il vice sindaco villacidrese a rimuovere il post. Di sicuro, un punto di vista espresso male e interpretato altrettanto male dal popolo social, ma che ora si vuole spiegare nel migliore dei modi. Una cosa comunque vuole chiarire al cento percento Giovanni Spano: non ha mai voluto augurare la morte a nessuno, nemmeno lontanamente.

«Un caro amico qualche anno fa mi diede un suggerimento prezioso: quando devi lanciare una provocazione, pensaci mille volte. Dopo che ci hai pensato mille volte, pensaci ancora un’altra volta. Perché tu sai dove vuoi andare a parare, ma non sarai mai in grado di prevedere quali saranno le reazioni che scatenerai. Ecco: prima di pubblicare quel post, avrei dovuto pensarci su ancora un’altra volta. Ma oramai il danno era fatto», spiega il vice primo cittadino del comune medio-campidanese.

Spano, però, chiarisce ancora meglio gli intenti del suo post, il cui risentimento era tutto rivolto alla situazione pandemica sarda, e niente di più. «Ieri, dopo aver guardato per l’ennesima volta l’escalation di casi in Sardegna, sono stato preso da un profondo sconforto e da una grande rabbia. Ogni volta la stessa storia: quando sembra che stiamo arrivando alla fine di questo incubo, tutto viene rimesso in discussione».

E poi aggiunge: «Sorvoliamo sull’identikit delle persone che riaccendono i focolai. Fatto sta che qualcuno, per un motivo qualunque, con impressionante regolarità manda all’aria i sacrifici di molti. La libertà di non vaccinarsi non deve pregiudicare la libertà di chi si è vaccinato o, peggio, di chi il vaccino lo vorrebbe fare, ma non può farlo per svariate ragioni. Questo e ciò che rivendico».

 

 

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