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Turisti a Cagliari pazzi per cibo e artigianato di Sardegna: malloredus e fregola i più acquistati alla Marina

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Stagione turistica in corso in Sardegna. A Cagliari  i visitatori di ogni dove percorrono le vie del centro alla scoperta delle bellezze della città. Ma alla Marina, a parte la storia, ad affascinare tedeschi e francesi, fra i vari, sono le ghiottonerie e l’artigianato di Sardegna. Il cibo sardo, però, è già noto oltre il Tirreno e spesso, quando si sbarca nell’Isola, si sa già che cosa si vuole andare a gustare.

Formaggi e salumi made in Sardinia, di fronte al porto di Cagliari l’aperitivo si fa così. Lo sanno bene i tanti che da Sabores nella via Baylle si concedono uno spuntino e i turisti non sono da meno. «Qui è solo produzione locale – il commento di Samuele Muscas – anche se la nostra cucina è varia. Ciò che conta è che il prodotto sia del posto».

 

Ma il gusto dell’Isola non è solamente questo. A deliziare i palati dei visitatori europei e non solo ci sono anche lo zafferano, le spezie e l’immortale pane carasau. Così come i dolci. I preferiti? Gli amaretti e di sicuro le pardule. Ghiottonerie  per le quali spesso non si guarda nemmeno il portafoglio: quanto costa? Lo prendo, l’importante è mangiare bene.

Insomma, i pochi turisti in Sardegna, visti i difficili tempi di pandemia, in più occasioni non vengono impreparati in materia culinaria e puntano subito all’obiettivo principale della gola. E se tutto è certificato, va ancora meglio. Lo sa bene Ilaria Cherchi di “Delizie di Sardegna, nella via Baylle e in via Sardegna, che nel cuore di Cagliari offre prodotti nostrani di qualità. «Tutti vanno matti per i malloredus e la fregola, insieme ovviamente ai culurgiones. E quando arrivano, già li conoscono e quindi li cercano».

Ma non solo. A ingolosire gli ospiti dell’estate ci sono tanti altri prodotti, tutti rigorosamente di produzione locale. «Piace il formaggio bottarino e la bottarga di Cabras, che sono molto ricercati, così come i vari tipi di miele». Da bere neanche a dirlo, Cannonau e l’invincibile mirto, da gustare dopo i pasti. E se a qualcuno si fa notare che il liquore tipico di Sardegna ormai lo si vende anche in Penisola, alla Marina scatta subito il sorriso ironico: si parla di due mondi totalmente differenti. Insomma, gustare per credere.

E sul fronte economia, come si fa col portafoglio? Certo, qualcuno ci sta più accorto, altri invece sembrano non badare troppo alle spese se il prodotto è di qualità. L’importante, però, come precisano da Delizie di Sardegna, è informare sempre chi compra. «Noi non siamo al supermercato, ci teniamo sempre a spiegare al cliente le specificità del cibo e le usanze di ciò che uno va ad acquistare».

Ma in Sardegna non c’è solo buon cibo e ottimi vini. Artigianato, filigrana e corallo tengono il mercato; e sono tanti a cercarli. Tra i vari, il più noto è l’amuleto portafortuna Su Coccu, gettonato ricordo di in viaggio nell’Isola. E se qualcuno non li conosce? «Ci pensiamo noi a informarli. – il commento di Alessandra Vacca di “Ajo-Cose di Sardegna” nella via Baylle – Noi siamo specializzati nella produzione tessile nostrana, con le firme di tanti artigiani sardi. Sui nostri canali internet mettiamo tutto in esposizione».

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