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Buone notizie per i lavoratori del porto canale di Cagliari, indennità salariale sino a dicembre 2021: 4mln di euro messi a disposizione

Porto Canale

“È costante il lavoro per garantire la tutela dei lavoratori del Porto Canale di Cagliari, ora arriva la notizia dell’approvazione dell’emendamento al Decreto Sostegni Bis che ho presentato con cui ho chiesto che venga assicurata l’indennità salariale fino a dicembre 2021.” A dirlo è la deputata del MoVimento 5 Stelle Lucia Scanu, soddisfatta del traguardo raggiunto.

Si è parlato troppo spesso ma a vuoto del futuro dei lavoratori del Porto Canale di Cagliari, l’unico porto internazionale della Sardegna, punto strategico per l’economia italiana nel settore del transhipment messo in difficoltà dalla decisione della società concessionaria, la tedesca Conship, di puntare tutto sul porto marocchino di Tangeri. Duecento lavoratori e seicento famiglie italiane sono in difficoltà: per alcuni possono essere solo numeri, indotto, cifre. “Per noi – spiega ancora la Portavoce M5S Lucia Scanu- significano la volontà di andare avanti e non spegnere le luci su una questione così delicata che tocca da vicino il futuro di centinaia di persone con un riverbero sulla città di Cagliari e l’intera Sardegna.”

Nel documento si chiede che venga riconosciuto, ai lavoratori in esubero, che operano in questo porto e che hanno cessato di percepire il trattamento straordinario di integrazione salariale nell’anno 2020, un’indennità salariale fino al 31 dicembre 2021. Tale indennità andrebbe a sostituire la Naspi. Le risorse messe a disposizione dal Governo ammontano a 4 milioni di euro.

Il Governo Conte si impegnò sin da subito a sostenere i lavoratori della Cict puntando alla creazione di un’agenzia per il lavoro portuale dedicata a preservare tutte le professionalità, fornendo una tutela reddituale di 36 mesi ai lavoratori, in attesa di un valido investitore disposto al subentro.

“Crediamo sia importante facilitare lo sviluppo del terminal container, in modo da creare i presupposti, insieme alle Zes, per facilitare l’attrattiva di nuovi investitori, di conseguenza la nascita di un grande distretto industriale, e da questo punto di vista il governo deve mantenere l’impegno preso- conclude la deputata Lucia Scanu- ovvero la realizzazione di un’Agenzia che si occupi proprio di questo tema.”

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