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Lacrime per Massimiliano Lilliu, dallo stabilimento Vanity il ricordo commosso: “Non solo un cuoco, ma un gran lavoratore”

Un cuoco con la passione per la sua professione e tanti sogni nel cassetto. Di certo, quelli che si possono avere a 30 anni, quando col sudore sulla fronte semini tanto per raccogliere ancora di più nel futuro. Era questo, forse, il giovane Massimiliano Lilliu, classe 1991, accoltellato e barbaramente strappato alla vita dal suo coinquilino 64enne, nel quartiere di Is Mirrionis.

Una tragedia che ha coinvolto tutti, i familiari indubbiamente, così come l’intero staff dello stabilimento e  del bar del Vanity Beach di Solanas. Massimiliano, in un periodo comunque travagliato per il mondo del lavoro stagionale, non ha mai esitato a mettersi in gioco, rimboccandosi le maniche, pronto ad affrontare mesi di grande professionalità ai fornelli e in cucina.

Lo sapeva bene la titolare dello stabilimento, Francesca Rubiu, che di Lilliu racconta commossa alcuni aspetti del suo carattere. “La sua umiltà era immensa, ma non era semplicemente un cuoco. Era un grande lavoratore, amante di quello che faceva”.

Su e giù da Cagliari a Solanas, per Massimiliano questa sarebbe stata un’estate di lavoro e di crescita, nella speranza, in futuro, di realizzare il sogno: quello di aprire un ristorante stellato tutto suo.

“Di sicuro odiava stare fermo e vivere di sussidi: lui voleva lavorare e guadagnarsi da vivere. Questo l’ho capito già dal primo colloquio lavorativo”.

Puntuale, preciso e volenteroso. Pronto a fare sempre di più e a creare armonia fra il team, in un settore così delicato e per lui tanto bello. E questo il ricordo che tutto il Vanity ha di Massimiliano, strappato alla vita troppo presto e ingiustamente. “Domani il bar non aprirà, ma qui senza di lui non sarà più la stessa cosa”.

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