Prosegue l’operazione di potenziamento dei centri di vaccinazione dell’Isola. Dopo l’apertura di sabato del polo vaccinale di Quartu Sant’Elena e del secondo hub di Nuoro, domani sarà il turno dei centri di Oristano e Dolianova.

A Oristano tutto pronto per il taglio del nastro nei tremila metri quadri coperti del Palazzetto dello Sport in località Sa Rodia: il primo hub della provincia, nella struttura comunale, aprirà i cancelli dalle 9 alle 14 e dalle 15 alle 20 e si partirà con l’immunizzazione programmata dei cittadini over 70 che non hanno esenzioni per patologia. Nella fase iniziale saranno tre le postazioni di vaccinazione attive, per arrivare a dieci a pieno regime. Presenti nella struttura anche due postazioni per l’accettazione e due box per la preparazione delle dosi vaccinali. A regime l’hub avrà una capacità di 1.500 inoculazioni al giorno.

Inizio delle attività anche per l’hub di Dolianova, nel Centro di aggregazione sociale di Su cuccureddu dove, alle 10, partirà la campagna di immunizzazione grazie alla collaborazione tra Regione, Ares-Ats, i medici di famiglia del Parteolla, il Comune di Dolianova e le associazioni di volontariato, che si occuperanno anche del trasporto delle persone con ridotta capacità motoria.

Oggi è il primo giorno in zona rossa in Sardegna e il Sunset Lounge Bar a Porto Frailis ha chiuso totalmente in segno di solidarietà alla manifestazione in programma oggi a Roma organizzata dal movimento IoApro che chiede al Governo l’apertura di tutte le attività commerciali, in sicurezza, dopo un anno disastroso.

I gestori del bar, Riccardo Schirru e Mauro Cuccu, non solo hanno abbassato le serrande dell’attività ma hanno deciso di raggiungere la capitale e unirsi alla manifestazione pacifica per sollecitare risposte da parte dello Stato.

La Questura non avendo autorizzato l’evento, ha bloccato il corteo in Piazza San Silvestro da dove i partecipanti sarebbero dovuti partire per unirsi ad un’altra manifestazione regolarmente autorizzata in piazza Montecitorio.

«Abbiamo voluto dare un segnale forte ed essere presenti per dare un contributo alla manifestazione perché l’unione fa la forza – afferma Riccardo Schireddu – Purtroppo non è andata come volevamo ed un gruppetto di violenti ha sporcato la nostra protesta pacifica. Ma la parte “buona” ha continuato a manifestare e a far valere le proprie ragioni da ogni parte d’Italia».