Primo sciopero nazionale Amazon proclamato da Filt Fit Uil Trasporti e Nidil Felsa e UilTemp per oggi 22 marzo. Coinvolti anche i lavoratori della sede Amazon nella zona industriale di Elmas.

«Sono circa 300, con contratti diretti, atipici e in somministrazione, i lavoratori impegnati nella logistica Amazon in Sardegna – spiegano i sindacati in un comunicato. La protesta – proseguono le sigle rappresentanti dei lavoratori – è legata all’indisponibilità dell’azienda di discutere insieme ai sindacati temi cruciali per i lavoratori: fra le questioni sul tavolo della trattativa sulla contrattazione interrotta bruscamente c’erano i ritmi e i carichi di lavoro, il corretto inquadramento del personale, salute e sicurezza sul lavoro, l’orario degli autisti e anche l’indennità Covid».

«I sindacati denunciano le gravissime condizioni a cui sono costretti i lavoratori, sia i contrattualizzati che i precari, ormai stremati: una situazione non più tollerabile anche alla luce del boom del fatturato Amazon – concludono Filt Fit Uil Trasporti, Nidil Felsa e UilTemp – che ha registrato un incremento esponenziale dall’inizio della pandemia».

In Italia si fermeranno circa 9.500 addetti ai magazzini e 15mila driver. La richiesta dei sindacati rivolta agli utenti del colosso americano è quella di non acquistare sulla piattaforma durante le 24 ore dello sciopero.

Domani mattina alle 8, in vista del primo sciopero nazionale Amazon proclamato da Filt Fit Uil Trasporti e Nidil Felsa e UilTemp per il 22 marzo, la Cgil di Cagliari insieme a Filt e Nidil svolgerà un volantinaggio davanti alla sede Amazon nella zona industriale di Elmas.

“Sono circa 300, con contratti diretti, atipici e in somministrazione, i lavoratori impegnati nella logistica Amazon in Sardegna. L’obiettivo dell’iniziativa – spiegano i sindacati in un comunicato – di domani è spiegare le ragioni dello sciopero di 24 ore che bloccherà in tutta Italia la consegna dei pacchi”.

“La protesta – proseguono le sigle rappresentanti dei lavoratori – è legata all’indisponibilità dell’azienda di discutere insieme ai sindacati temi cruciali per i lavoratori: fra le questioni sul tavolo della trattativa sulla contrattazione interrotta bruscamente c’erano i ritmi e i carichi di lavoro, il corretto inquadramento del personale, salute e sicurezza sul lavoro, l’orario degli autisti e anche l’indennità Covid”.

“I sindacati denunciano le gravissime condizioni a cui sono costretti i lavoratori, sia i contrattualizzati che i precari, ormai stremati: una situazione non più tollerabile anche alla luce del boom del fatturato Amazon – concludono Filt Fit Uil Trasporti, Nidil Felsa e UilTemp – che ha registrato un incremento esponenziale dall’inizio della pandemia.