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Botte, alcol e droga, il sabato sera di degrado giovanile a Cagliari. Arriva l’appello di Luca Pisano: “Urgente unità educativa di strada”

Il porto di Cagliari una “discarica sociale”, di fronte alla ruota panoramica. Arriva la denuncia sui social dello psicologo Luca Pisano.

“Un ragazzo di 16 anni si accascia per terra. Occhi sbarrati, viso sempre più giallastro, non riesce a parlare. Ha bevuto mezzo litro di vodka e fumato marijuana non sintetica. Gli amici si riuniscono intorno a lui e appaiono preoccupati. Qualcuno gli consiglia di non pensarci perché in questo modo la sbornia passa prima, altri ritengono necessario versargli mezzo litro di acqua sulla testa. Mi sembra che la situazione sia fuori controllo e intervengo, passando in pochi secondi dall’osservazione partecipante (che ha caratterizzato in questi ultimi mesi la mia presenza al porto) all’azione. Aiutato da un altro giovane ragazzo che si occupa di chiamare il 118, cerco di tenerlo sveglio”.

Ma a Cagliari il sabato di follia giovanile non finisce qui. “Un ragazzo di 15 anni è in una pozza di sangue. I suoi amici, terrorizzati, mi riferiscono che è stata massacrato di colpi da un tipo che gli ha spaccato il naso e la mandibola. ‘Ma le pare possibile che avendo risposto che non aveva una sigaretta, lo abbiano circondato in venti per poi farlo picchiare da uno di loro?’ Sono disperati e, intanto che l’amico è dentro l’ambulanza, mi mostrano la chiazza di sangue”.

Sono due episodi avvenuti all’interno del consueto contesto di degrado sociale: birre, vodka, marijuana e continui accenni di risse. Ragazzi e ragazze che passano il sabato sera, assorbiti dalle subculture giovanili che normalizzano tutte le forme di trasgressioni, in uno stato di regressione cognitiva e comportamentale. Il lunedì, si trasformano in normalissimi studenti che vanno a scuola.

Da Pisano l’appello: “serve urgentemente un’unita di educativa di strada, composta da almeno 5 professionisti (educatori, psicologi, assistenti sociali e medici), che mi aiuti, in una politica di riduzione del danno, a salvare questi ragazzi”.

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