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Piano Casa, dagli ambientalisti guerra alla Regione: «Ricorso a Commissione Europea»

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Le associazioni ambientaliste sarde in protesta contro il disegno di legge regionale del cosiddetto Piano Casa. E a Cagliari il dissenso si è tradotto in una conferenza stampa di opposizione, di fronte al Palazzo della Regione di via Roma, per presentare un appello. Diversi i rappresentanti delle associazioni presenti, anche in remoto, dalla Legambiente alla Lipu, passando per Wwf e Fai, sino a Italia Nostra. “Siamo preoccupati per questa decisione di isolarci dall’Europa, con politiche opposte a quelle di tutela di ambiente e paesaggio”.

Dell’incremento volumetrico all’abitabilità dei seminterrati, i punti critici del disegno legge regionale

Diversi i punti critici del disegno di legge messi in discussione dalle associazioni ambientaliste. Come l’incremento volumetrico, anche nella fascia costiera compresa nei 300 metri, e la rimozione del valore paesaggistico dalle zone rurali, così che chiunque possa costruire in agro, ovunque. “Non si rendono contro del disastro che possono combinare”.  Dito puntato anche contro la resa abitabilità dei seminterrati. “Il rischio è che ci siano più morti, in caso di disastri ambientali”, l’appello.

Dalla Regione: “Rilancio dell’edilizia”. La replica: “Non dal cemento”

Obiettivo del disegno di legge del Piano Casa sembra essere, secondo la Regione, quello del rilancio dell’edilizia. “La rinascita non può avvenire dal cemento”, la replica di Fai. “Si rischia un grosso programma di fabbricazione, con volumi che crescono senza qualità, perdendo valore”, le parole di Marta Battaglia di Legambiente. “Così si mettono in discussione leggi che garantiscono la nostra vivibilità “, da Maria Paola Morittu di Italia Nostra.

“Legge anticostituzionale. Faremo ricorso alla Commissione Europea”

Gli ambientalisti promettono così battaglia. “In caso di passaggio della legge regionale, via al ricorso alla Commissione Europea, perché apra contro la Sardegna una procedura di infrazione”, da Italia Nostra. “Si tratta di un cumulo di leggi, quelle degli ultimi anni, anticostituzionali, in deroga alle norme paesaggistiche, tutto a scapito dei cittadini”.

 

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