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Santissima Trinità, la pandemia non ferma le operazioni chirurgiche: anche le più complesse

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È stato eseguito, ieri, nel reparto di Chirurgia Generale del Santissima Trinità, un complesso intervento di Splenopancreasectomia distale, l’asportazione in blocco di un grosso tumore della coda del pancreas con contemporanea asportazione della milza.

L’intervento è stato effettuato dal dottor Antonello De Serra in collaborazione con la dott.ssa Onorato, ormai in pensione ma tornata per dare supporto in questo periodo di grande difficoltà per la sanità. Il tumore pancreatico colpisce ogni anno da 12.000 a 15.000 persone all’anno.

Dottor Raffaele Sechi, Capo Dipartimento di Chirurgia al Santissima Trinità: “È un tumore che, nelle fasi precoci, non da segno della sua presenza o da disturbi vaghi che possono essere interpretati in modo errato dai pazienti. Questo comporta che spesso la diagnosi viene fatta quando la malattia è già estesa. Ciò comporta l’impossibilità, per la maggior parte di essi, di non poter essere curata radicalmente con la chirurgia ma con la sola terapia medica”.

Ciò nonostante circa il 20% dei pazienti con tumore pancreatico è suscettibile di una chirurgia di tipo radicale (duodenocefalopancrasectomia, pancrasectomie parziali, pancrasectomie totali).

La terapia chirurgica del tumore pancreatico ha più successo, meno complicanze e mortalità se effettuata in centri ad elevati volumi.
“A Cagliari, l’Unità Operativa di Chirurgia Generale del P.O. SS Trinità, centro di riferimento della chirurgia pancreatica insieme alla Clinica Chirurgica di Sassari – continua dottor Sechi – effettua circa 30 interventi sul pancreas all’anno”. Un numero molto elevato rispetto alla media degli altri Centri.

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