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Sella del Diavolo, chiusura alle biciclette per la difesa della vegetazione: la richiesta del Grig

Apertura di nuovi sentieri, taglio della macchia mediterranea per realizzazione di nuove piste da cross, erosione progressiva, danneggiamento della vegetazione protetta, questo è quanto avviene ormai da tempo sulla Sella del Diavolo di Cagliari.

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus (GrIG) ha ancora una volta chiesto (26 settembre 2020, precedenti istanze sono state effettuate il 30 novembre 2017 e il 13 febbraio 2017) al Comune di Cagliari (soggetto gestore dei S.I.C.), al Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare (Ministro e Direzione generale Protezione della Natura), al Ministero per i Beni e Attività Culturali e il Turismo (Ministro, Direzione generale e Soprintendenza cagliaritana Archeologia, Belle Arti e Paesaggio), al Servizio Tutela della Natura della Regione autonoma della Sardegna e al Corpo forestale e di vigilanza ambientale l’adozione delle opportune misure di salvaguardia e difesa delle condizioni naturalistiche della Sella del Diavolo, fra cui la limitazione dell’accessibilità con mountain bike.

Finora, come rimarcato dal Grig, non c’è stato alcun intervento concreto eppure la Sella del Diavolo, sulla carta, è un’area naturalistica super-tutelata.

Nei prossimi giorni il GrIG provvederà a una specifica istanza di chiusura al traffico ciclistico della Sella del Diavolo rivolta al Comune di Cagliari (soggetto gestore dei S.I.C.), al Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare (Ministro e Direzione generale Protezione della Natura), al Ministero per i Beni e Attività Culturali e il Turismo (Ministro, Direzione generale e Soprintendenza cagliaritana Archeologia, Belle Arti e Paesaggio), al Servizio Tutela della Natura della Regione autonoma della Sardegna e al Corpo forestale e di vigilanza ambientale, coinvolgendo la Commissione europea e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, rispettivamente per gli aspetti concernenti la violazione degli obblighi comunitari di tutela dei S.I.C. e le problematiche di ordine penalistico.

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